02 febbraio 2012 00:00

Ecco alcuni modi diversi di cominciare lo stesso articolo: “Mentre Israele intensifica la colonizzazione, Abu Mazen ha ceduto alle pressioni della Giordania accettando di riprendere i negoziati”. Oppure: “Mentre prosegue la colonizzazione e i negoziati appena ripresi sono già in crisi, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ha visitato Israele in settimana, ha invitato il governo a compiere alcuni gesti nei confronti dei palestinesi in vista dei colloqui diretti”. O ancora: “Mentre Al Fatah e Hamas dialogano per mettere fine alle divisioni, i politici occidentali e Ban Ki-moon hanno chiesto all’Olp di non boicottare i negoziati”.

Contro le pressioni dell’occidente si è schierato un piccolo gruppo di giovani, provenienti da movimenti ispirati alla primavera araba. In duecento hanno manifestato davanti alla sede dell’Anp a Ramallah, sfidando i divieti, per lanciare un messaggio all’Olp: “Non riprendete i rapporti con Israele. Vi chiediamo di non perdere altro tempo al tavolo dei negoziati, aperti o segreti che siano. Vi chiediamo invece di lavorare per l’unità palestinese, di collaborare con tutti i partiti e i movimenti della società civile per formulare una strategia nazionale basata sulla resistenza, sulla fermezza e sul boicottaggio economico e culturale dell’entità sionista. E vi chiediamo di indire al più presto elezioni democratiche aperte a tutti i palestinesi”.

Solo il tempo ci dirà se i “palestinesi per la dignità” rappresentano la maggioranza della popolazione.

*Traduzione di Andrea Sparacino.

Internazionale, numero 934, 3 febbraio 2012*

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