12 febbraio 2020 15:08

I miei genitori quasi ottantenni hanno deciso di vendere la casa al lago di Como in cui siamo cresciuti io e mia sorella, per trasferirsi a Milano. Per noi figli quella casa è un luogo pieno di ricordi in cui amiamo tornare e sarebbe un grande dispiacere perderla. Dovrei provare a convincerli a restare? –Jacopo

Anche se di loro so pochissimo, i tuoi genitori mi piacciono istintivamente. Da quello che scrivi ho capito che sono stati dei bravi genitori, perché vi hanno dato un’infanzia felice, e che lo sono ancora, visto che amate tornare a trovarli. E poi mi piacciono perché non è da tutti decidere di cambiare vita a ottant’anni. Immagino che il motivo del trasloco sia prima di tutto di tipo logistico: rispetto a un appartamento a Milano, una grande casa fuori città richiede molta più fatica e molti più spostamenti. Ma comunque loro mostrano un invidiabile spirito d’iniziativa e voglia di cambiamento, e penso che si godranno appieno la loro nuova vita in città.

Milano, con i suoi ottimi trasporti e la sua enorme offerta culturale, potrebbe essere una vera botta di vita per loro, che è l’augurio migliore che si può fare a dei genitori in terza età. Le tue preoccupazioni invece mi sembrano un po’ egocentriche: i tuoi non sono solo un porto sicuro per le vostre vacanze o uno scrigno per i ricordi, sono individui indipendenti e, a quanto pare, molto intraprendenti. E visto che vi hanno dato un’infanzia così felice, credo che ora sia giusto che voi li aiutiate ad avere una vecchiaia altrettanto felice. E potete cominciare dando pieno sostegno alla loro nuova vita.

Questo articolo è uscito sul numero 1344 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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