Sommario

Il nuovo zar

Controlla i mezzi di informazione, imbavaglia l’opposizione, è spietato in Cecenia. È il leader di un paese che vuole essere normale. Ritratto di Vladimir Putin

518 (12/18 dicembre 2003)
518 (12/18 dicembre 2003)

Colombia

Due ragazze per una capra

Miriam e Carol erano due ragazzine di uno sperduto villaggio colombiano. Il padre le ha vendute a un ricco uomo d’affari che prometteva una vita e un futuro migliori, lontano dalla miseria. Oggi sono le sue schiave

Economia e lavoro

L’America del libero scambio

Viaggi

L’Africa da salvare

Circa 650 gorilla di montagna vivono nelle foreste di Uganda, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo. Vederli è un’emozione indimenticabile

Opinioni

Il regista di Bowling a Columbine prende in giro Bush e il suo teatrino di Baghdad

Africa e Medio Oriente

Senegal, laicità a rischio

Russia

Il nuovo zar

Dopo più di un decennio di cambiamenti, i russi hanno voglia di un paese normale. Anche a prezzo della libertà. E Vladimir Putin incarna le loro aspirazioni

Scienza

Il grande affare delle medicine

Che differenza c’è tra un’auto e un farmaco? Nessuna, secondo le case farmaceutiche. Sono entrambi prodotti di consumo. Solo che con le medicine si guadagna di più. E la salute pubblica è un dettaglio

Asia e Pacifico

Cina, la rivoluzione della bellezza

Italieni

Un’estate romana

Caldo soffocante, corsie maleodoranti, pazienti sdraiati in corridoio. Ian Thomson ricorda le sue cinque settimane tra la vita e la morte all’ospedale San Giovanni di Roma

La strada di Putin

A Mosca c’è una grande strada a otto corsie che dalla città porta verso le dacie dove vivono gli uomini politici. Si chiama Kutuzovskij Prospect. Più volte al giorno la circolazione viene interrotta in entrambi i sensi. E questa specie di autostrada diventa deserta e silenziosa. Resta così per una decina di minuti, poi sfreccia un convoglio di auto blu. Quando le auto sono una decina vuol dire che è Putin. Altrimenti si tratta di un dirigente di secondo piano. Dopo il passaggio del convoglio c’è ancora qualche minuto di silenzio e poi le automobili tornano a circolare. I moscoviti protestano. Tutti, tranne quelli che casualmente hanno avuto la fortuna di trovarsi in prima fila quando il traffico è stato interrotto. Perché sono i primi a ripartire e hanno a disposizione un’autostrada ancora deserta per andare a duecento all’ora. La Russia, oggi, è anche questa. Soprusi piccoli e grandi accettati perché, a caso, ne possono beneficiare tutti. Ed è un paese in cui è possibile specchiarsi molto più di quanto si pensi – o si voglia. Leggi

Giappone

L’enigma Koizumi

Aveva promesso riforme radicali, ma non le ha applicate. I suoi collaboratori non lo capiscono. Perde popolarità. Eppure ha ottenuto un secondo mandato. Ritratto del primo ministro giapponese

Scienza e tecnologia

Musica da microrganismi

Opinioni

Il nuovo romanzo di Le Carré nasce dalla disperazione? È normale per i buoni libri

Americhe

I coloni brasiliani in Paraguay

Opinioni

Le orecchie

Europa

L’incerto futuro della Moldova

Opinioni

In un quarto di secolo gli spagnoli hanno fatto una piccola rivoluzione

Opinioni

Alcuni giornalisti del paese africano sono stati giudicati per complicità in genocidio

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