Genya Savilov, Afp

Le Nazioni Unite, che temono una riduzione dei fondi destinati alla popolazione ucraina e ai rifugiati in fuga dall’invasione russa, hanno chiesto il 15 gennaio alla comunità internazionale 4,2 miliardi di dollari di aiuti umanitari per il 2024.

“Da qualche settimana l’Ucraina non è più al centro dell’attenzione”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Ginevra Martin Griffiths, il coordinatore degli affari umanitari delle Nazioni Unite.

In un’intervista rilasciata all’Afp, Denise Brown, la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l’Ucraina, ha spiegato che “in base alle indicazioni ricevute finora dagli stati membri, si prevede una riduzione dei finanziamenti”.

“A quel punto saremo costretti a tagliare gli aiuti alla popolazione e ai rifugiati ucraini”, ha avvertito.

“Chiediamo 3,1 miliardi di dollari per la popolazione ucraina, rispetto ai 3,9 miliardi del 2023”, ha precisato Griffiths.

Le Nazioni Unite puntano poi a raccogliere altri 1,1 miliardi di dollari di aiuti per i rifugiati ucraini e le comunità che li ospitano. Circa 6,3 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.

Secondo le Nazioni Unite, quest’anno 14,6 milioni di persone avranno bisogno di aiuti umanitari all’interno del paese, cioè il 40 per cento della popolazione.

“Al momento la mia principale preoccupazione è che gli ucraini possano trascorrere al caldo questi mesi invernali”, ha dichiarato Brown, sottolineando la “volontà degli abitanti di restare nelle loro case”.

“Terrorizzati e traumatizzati”

“Centinaia di migliaia di bambini vivono vicino alla linea del fronte, terrorizzati, traumatizzati e privi di beni di prima necessità”, ha affermato Griffiths.

“Case, scuole e ospedali sono stati presi di mira regolarmente dall’esercito russo, come anche le reti idriche, elettriche e del gas”, ha aggiunto.

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, ha confermato che “milioni di rifugiati ucraini hanno bisogno di aiuti urgenti”.

“L’accoglienza è stata esemplare”, ha aggiunto Grandi, ma secondo le Nazioni Unite solo metà dei bambini ucraini rifugiati va a scuola nel paese ospitante e un quarto dei rifugiati ha difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria.