Il 4 novembre proseguono nel sudest della Spagna le operazioni di soccorso dopo la morte di almeno 217 persone nelle alluvioni. Le autorità temono di trovare molte altre vittime, soprattutto nel parcheggio di un centro commerciale alla periferia di Valencia.

Dopo una giornata caotica durante la quale la folla inferocita ha accolto con insulti e lanci di fango una visita del primo ministro Pedro Sánchez e del re Felipe VI, la priorità rimane la ricerca dei dispersi.

La mattina del 4 novembre l’agenzia meteorologica spagnola Aemet ha affermato che nella Comunità Valenciana la “crisi meteorologica” è terminata. L’agenzia ha però lanciato un allarme per la zona di Barcellona, 350 chilometri più a nord, dove hanno cominciato a cadere piogge torrenziali.

In base agli ultimi dati disponibili, almeno 217 persone sono morte finora nelle alluvioni: 213 nella Comunità Valenciana, tre in Castilla-La Mancia e una in Andalusia.

Ma il bilancio finale potrebbe essere molto più alto: un numero imprecisato di persone risulta infatti disperso e molti parcheggi sotterranei non sono ancora stati raggiunti dai soccorritori.

Le autorità sono particolarmente preoccupate per la situazione nel parcheggio sotterraneo di un centro commerciale ad Aldaia, una cittadina di 31mila abitanti alla periferia di Valencia. Il parcheggio, che ha una capacità di 5.700 posti, quasi metà dei quali sotterranei, è ancora completamente allagato.

“Non sappiamo cosa troveremo, ma potrebbe essere terribile”, ha dichiarato alla tv pubblica Tve Guillermo Luján, il sindaco di Aldaia.

Il personale dell’Unità militare d’emergenza (Ume) ha installato delle pompe per aspirare l’acqua, permettendo ad alcuni sommozzatori di raggiungere il parcheggio sotterraneo.

“Assassini!”

Nelle aree più colpite molte strade sono ancora bloccate da cumuli di automobili, fango e detriti, e molte case sono prive di elettricità.

Il 3 novembre la disperazione degli abitanti si è trasformata in rabbia quando il re Felipe VI e la regina Letizia, il premier Sánchez e il presidente della Comunità Valenciana Carlos Mazón hanno visitato Paiporta, la cittadina considerata l’epicentro del disastro.

“Assassini!”, hanno gridato gli abitanti, mentre alcuni di loro hanno lanciato fango e altri oggetti.

Felipe VI e Letizia sono stati raggiunti dal fango, un episodio probabilmente senza precedenti nella storia della monarchia spagnola.