21 aprile 2016 10:45

Il 26 aprile 1986 a Černobyl si è verificato il più grave incidente della storia in una centrale nucleare. Černobyl si trova in Ucraina settentrionale, e all’epoca era territorio dell’Unione Sovietica. Gli effetti di quella tragedia, trent’anni dopo, continuano a pesare sulla popolazione di una vasta area contaminata al confine tra Ucraina e Bielorussia, dove le autorità affermano che oggi sia possibile una vita normale. Il reportage di Nicole Di Giulio e Antonella Spinelli.

Nel corso di un test, la notte del 26 aprile 1986, ci furono delle esplosioni e un incendio nel reattore 4 della centrale nucleare, con la fuoriuscita di una nube di materiale radioattivo che ricadde su vaste aree intorno all’impianto, contaminandole pesantemente e rendendo necessaria l’evacuazione di circa 336mila persone. Nubi radioattive raggiunsero l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, toccando anche l’Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria e i Balcani.