21 novembre 2014 12:51

Il 20 novembre, festa nazionale messicana, decine di migliaia di persone hanno manifestato in tutto il paese per chiedere la verità sui 43 studenti scomparsi a Iguala, nello stato di Guerrero, il 26 settembre 2014.

A Città del Messico alle proteste hanno partecipato anche i familiari degli studenti, arrivati dallo stato di Guerrero per manifestare davanti alla sede del governo. In serata sono scoppiati scontri violenti tra polizia e giovani incappucciati.

I genitori dei ragazzi non credono alla versione delle autorità che hanno detto che i ragazzi sono stati uccisi da criminali affiliati al gruppo Guerreros Unidos.
Alcuni uomini hanno confessato di essere gli autori della strage: i ragazzi, fermati dalla polizia, sarebbero stati consegnati al gruppo criminale che li avrebbe uccisi, bruciando i corpi.

Negli ultimi dieci anni in Messico sono state uccise centomila persone e 27mila sono scomparse.

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