13 ottobre 2015 18:02

Fin dalla sua fondazione nel 1947, l’agenzia fotografica Magnum si è sempre distinta per la copertura dei conflitti in ogni parte del mondo.

Failing Leviathan: Magnum photographers and civil war, organizzata dal National civil war centre di Newark, nel Regno Unito, ripercorre le grandi storie che l’agenzia ha saputo raccontare grazie a fotoreporter come Robert Capa, Werner Bischof, Susan Meiselas e Jérôme Sessini, che sono solo alcuni degli undici autori scelti per l’esposizione.

Il titolo della mostra è ispirato all’opera Leviatano (1651) del filosofo Thomas Hobbes, che affronta il problema della legittimità e della forma dello stato. Infatti oltre a uno sguardo storico sul lavoro della Magnum, Failing Leviathan cerca di esaminare il rapporto tra governi fragili e un’informazione altrettanto debole, all’interno dello stesso sistema politico ed economico, e si interroga su quale sia il ruolo del fotografo in dinamiche di questo genere.

La mostra invita a una riflessione su come sono cambiate le guerre e sul ruolo dei mezzi d’informazione che le raccontano. Come spiega il curatore Julian Stallabrass, quando Robert Capa andò in Spagna per documentare la guerra civile, i giornalisti erano invitati dai partiti e dalle fazioni in campo che si affrontavano partendo da opposte ideologie. Oggi, i fotografi affrontano il caos di lunghe battaglie tra forze locali, difficili da individuare e sfuggenti ai tentativi di descrizione.

Per questo, i fotoreporter si trovano a ricoprire dei ruoli più ambigui, in cui non è sempre chiaro se siano schierati o meno, e a praticare la professione in modo generico, fattore che li spinge ad affrontare la guerra come freelance, senza l’appoggio e la protezione dei giornali o delle agenzie fotografiche. “I mezzi d’informazione come ce li ricordiamo non esistono più”, racconta ancora Stallabrass. “I maggiori quotidiani hanno problemi economici e così hanno gradualmente smesso di commissionare i reportage dai luoghi di conflitto. C’è ancora interesse per la fotografia di guerra, ma è complicato e costoso usarla. Ecco perché molti fotografi diffondono il loro lavoro attraverso Instagram e le altre forme di self-publishing.”

Failing Leviathan sarà aperta al pubblico fino al 5 novembre 2015.

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