07 settembre 2016 17:05

Nel Giappone rurale lo scorrere del tempo è scandito da feste e rituali che si svolgono tra una stagione e l’altra. In particolare, quando l’anno sta per finire, dalle montagne scendono delle strane creature, i toshigami, incarnazioni di spiriti antichi che portano messaggi per il nuovo anno e, a volte, terrorizzano i bambini.

Dopo Wilder mann, che esplorava le maschere del folklore europeo, il fotografo francese Charles Fréger si è lasciato affascinare da quella che lui chiama “l’isola dei mostri” (Yokainoshima), il Giappone.

Il libro Yokainoshima è frutto di un’intensa ricerca antropologica: Fréger ha viaggiato due anni nel paese con un assistente giapponese. Le sue foto combinano lo stile documentaristico con il ritratto, riservando un’attenzione speciale alla composizione, alle ripetizioni, le pose, i luoghi e i colori.

A Fréger interessa la rappresentazione dei miti delle comunità, ma preferisce il lavoro del fotografo a quello dell’etnologo: “Mi concedo la libertà di fotografare queste silhouette in un contesto che, secondo me, è naturale. Cerco di sentirle, di capirle istintivamente”.

Yokainoshima è stato pubblicato quest’anno da Thames & Hudson e a settembre è prevista l’edizione italiana curata da Peliti Associati. Un commento al progetto di Christian Caujolle è uscito nel numero 1160 di Internazionale.

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