14 ottobre 2016 15:40

In Cina parallelamente all’aumento della ricchezza è cresciuto l’interesse verso il gioco del polo e verso altre attività considerate prestigiose. In varie città, tra cui Pechino e Shanghai, sono nati club e campi regolamentari per la pratica di questa attività, conosciuta come lo “sport dei re” e che sempre più famiglie benestanti scelgono per i loro figli, come un modo per rafforzare le proprie credenziali in vista dell’ammissione alle università di alto livello negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Il fotografo Kevin Frayer è stato al Goldin metropolitan polo club di Tanjin, nel nordest della Cina, uno dei più grandi del paese. Qui si diventa soci solo su invito e icosti possono essere molto significativi. “Non si bada a spese”, dice Frayer. “I proprietari hanno creato strutture di livello internazionale, con i migliori allenatori, giocatori di polo esperti e cavalli eccezionali”. Naturalmente, imparare a giocare a polo richiede più del solo denaro. “Bisogna imparare ad andare a cavallo e contemporaneamente colpire una palla con una stecca di bambù. I costi sono enormi “, spiega il fotografo.

Frayer, che ha passato gli ultimi anni documentare la società cinese, è abituato alle stravaganze quando si tratta dell’elite del paese, ma è rimasto comunque sorpreso dalla vastità dell’ossessione verso il polo.

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