15 giugno 2015 13:00

Elezioni. Meno della metà degli elettori ha votato ieri ai ballottaggi delle comunali italiane: solo il 47,1 per cento di chi ne aveva diritto è andato alle urne. Al primo turno l’affluenza era stata del 63,21 per cento. Il centrosinistra guidato dal Partito democratico ha perso a Venezia, Arezzo, Matera e Nuoro e ha vinto invece a Trani, Macerata, Mantova e Lecco. La destra coalizzata ha eletto il suo candidato a Fermo e a Chieti.

Migranti. Sono circa 1.300 i migranti che hanno passato la notte nelle strutture messe a disposizione dal comune di Milano. Soltanto al centro di accoglienza temporaneo della stazione centrale, prima della sua chiusura, sono state registrate 464 persone, di cui 141 famiglie con minori (siriane, eritree ed etiopi) e 322 tra siriani, eritrei, etiopi e di altre nazionalità. Intanto dopo la sospensione temporanea di Schengen per il G7, la Germania interromperà oggi i controlli alla frontiera sud.

Libia. Il leader jihadista Mokhtar Belmokhtar, tra i più noti terroristi del Nordafrica, sarebbe stato ucciso in un raid aereo statunitense nella zona di Ajdabiya, nell’est del paese. La notizia è stata diffusa dalle autorità di Tobruk, riconosciute dalla comunità internazionale. Il Pentagono per il momento ha confermato che il bersaglio dell’operazione era proprio il terrorista, ma non ci sono ancora dati certi sull’esito dell’operazione.

Grecia. L’ultima tornata di colloqui tra i negoziatori greci e l’Unione europea non ha prodotto alcun accordo. In apertura, la borsa di Atene è crollata del - 7,04 per cento. Il paese, a corto di liquidità, sta cercando di arrivare a un’intesa per un accordo di finanziamento con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale entro la fine di giugno, per scongiurare il default.

Yemen. Gli aerei della coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno bombardato di nuovo le postazioni dei ribelli, poche ora prima dell’inizio dei negoziati di pace a Ginevra. Ai colloqui, cominciati stamattina e sponsorizzati dall’Onu, partecipa anche il presidente in esilio, Abd Rabbo Mansur Hadi, ma non si sono ancora presentati i ribelli sciiti houthi, che controllano ormai gran parte del paese.

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