“Il popolo risponde alla chiamata della nazione”, titola il quotidiano filogovernativo egiziano Al Ahram, commentando le elezioni presidenziali che si sono tenute il 10, l’11 e il 12 dicembre. I risultati saranno annunciati il 18 dicembre, ma la conferma di un terzo mandato per Abdel Fattah al Sisi, al potere dal 2013, è scontata. Oltre a lui ci sono altri tre candidati, quasi del tutto sconosciuti. Alle presidenziali del 2014 e del 2018 Al Sisi aveva ottenuto più del 96 per cento delle preferenze. Il paese va al voto in una grave crisi economica, ricorda Mada Masr. Ma secondo il sito indipendente quello che preoccupa davvero gli egiziani in questi giorni non è l’esito del voto, bensì la situazione degli sfollati palestinesi dalla Striscia di Gaza, che Israele potrebbe costringere a fuggire attraversando il confine con l’Egitto. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1542 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati