Europa

Che succede a palazzo

@princeandprincessofwales, Youtube

Il 1 aprile l’agenzia fotografica Getty Images ha dovuto spiegare la decisione di mettere una nota a margine del video (nella foto), diffuso il 22 marzo, in cui Kate Middleton rivelava di essere malata di cancro, scrive l’Independent. “Questo video è stato fornito da un’organizzazione terza e potrebbe non essere conforme alla politica editoriale di Getty Images”, recita la formula, usata di solito per materiale non prodotto internamente. All’inizio di marzo le agenzie internazionali avevano ritirato una foto che ritraeva la principessa con i figli, dopo che dal palazzo reale avevano ammesso di averla alterata digitalmente. Middleton non appare in pubblico dal 25 dicembre 2023, alimentando molte voci su problemi di salute o familiari. ◆

La propaganda di Mosca

Omar Havana, Ap/Lapresse
I fondi del bilancio statale russo destinati alla propaganda, miliardi di dollari (Fonte: Debunk.org)

A due mesi dalle elezioni europee del 9 giugno, le accuse sui tentativi russi d’influenzare l’esito del voto stanno mettendo in allarme le istituzioni comunitarie. Lo scandalo è venuto alla luce alla fine di marzo, quando il governo ceco ha sanzionato il sito Voice of Europe, che farebbe parte di una rete di disinformazione messa in piedi da Mosca per interferire nella campagna elettorale europea. Secondo il premier belga Alexander De Croo ( nella foto ) “alcuni agenti russi hanno pagato diversi deputati europei per diffondere la propaganda del Cremlino”. “Questo conferma i nostri sospetti”, ha detto la vicepresidente della Commissione Věra Jourová, “cioè che il Cremlino stia usando denaro e finti mezzi d’informazione per esercitare la sua influenza in Europa”. Dietro all’operazione, scrive Politico, ci sarebbe l’oligarca Viktor Medvedčuk, vicino al presidente russo Vladimir Putin.

Una crisi infinita

La Bulgaria è precipitata in un nuova crisi politica e rischia di andare alle urne per quella che sarebbe la sesta elezione in tre anni. Il patto di governo siglato nel maggio 2023, che prevedeva una staffetta tra i conservatori di Gerb e i liberali di Continuiamo il cambiamento, non ha retto. E il 25 marzo la vicepremier Marija Gabriel, che avrebbe dovuto prendere il posto del premier liberale dimissionario, Nikolaj Denkov, non ha accettato l’incarico. Fallito il tentativo di far insediare un nuovo governo Denkov, il presidente della repubblica Rumen Radev ha dato un mandato esplorativo ai populisti di Itn, ma neanche loro hanno trovato una soluzione. Un nuovo voto anticipato sembra quindi inevitabile. Per l’uomo forte della politica bulgara, il lea­der di Gerb ed ex primo ministro Bojko Borisov, più volte accusato di corruzione, “questa è sicuramente l’opzione migliore”, scrive e-Vestnik. “Le riforme saranno rimandate, e anche l’elezione dei membri del consiglio superiore della magistratura, delle autorità di garanzia e dei servizi segreti. Solo così Borisov, che sta perdendo sempre più potere, potrà provare a mantenere il controllo dello stato”.

Berlino legalizza

Dal 1 aprile in Germania per gli adulti è legale coltivare, possedere e consumare cannabis, ovviamente nel rispetto di regole precise. La novità è stata commentata dalla stampa di tutta Europa, in particolare dei paesi confinanti. “La prima cosa che va detta”, scrive il polacco Polityka, “è che la precedente politica era inefficace: il consumo e il traffico illegale prosperavano e, visto che la sostanza non causa gravi problemi sociali, per la polizia occuparsi di cannabis non era certo una priorità”. Favorevole alla scelta tedesca anche il francese Libération: “La legalizzazione – non la depenalizzazione, che non ha conseguenze sul traffico – è l’unico strumento attraverso cui lo stato può assumere il ruolo virtuoso del regolatore”.

Portogallo Il 2 aprile si è ufficialmente insediato il governo guidato da Luís Montenegro, lea­der della coalizione di centrodestra Alleanza democratica. Non avendo una maggioranza, avrà bisogno del sostegno di partiti esterni alla coalizione.

Frontiere Il 31 marzo la Romania e la Bulgaria sono entrate a far parte dello spazio di libera circolazione di Schengen, ma in modo ancora incompleto: sono stati eliminati i controlli alle frontiere aeree e marittime interne, ma rimangono in vigore i controlli ai confini di terra.

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1557 - 5 aprile 2024
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