03 marzo 2015 10:19

Il piano per la banda larga è sul tavolo del consiglio dei ministri e potrebbe essere approvato già oggi. Nel progetto non sono contenuti i termini e i tempi del passaggio dalla rete in rame alla fibra ottica, come era stato invece annunciato. Il piano è stato richiesto al governo italiano dalla Commissione europea che ha fissato il 2020 come termine per garantire ai cittadini europei una connessione internet a 30 megabit. Per questo l’Europa ha stanziato dei fondi per il periodo 2014-2020 a cui anche l’Italia potrà attingere. Ecco cosa prevede il piano:

  1. Uno stanziamento di 6 miliardi di euro, tra fondi italiani ed europei, per incentivare gli operatori che forniscono servizi web a fornire internet veloce (tra i 30 e i 100 megabit).
  2. L’obiettivo è che entro il 2020 almeno un italiano su due sia raggiunto dalla rete a fibra ottica che permette una connessione a 100 megabit e che tutti abbiano una connessione a 30 megabit, a prescindere dal tipo di infrastruttura.
  3. Incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche e agevolazioni per chi investe nella banda larga.
  4. Dodici mesi dopo che un operatore porterà la fibra ottica Ftth/Fttb in una zona, nessuno potrà offrire banda larga su rame in quell’area. L’utente potrà comprare solo servizi su fibra allo stesso prezzo della banda larga su rame, grazie a un incentivo pubblico che compenserà la differenza di prezzo. Questo di fatto costringerà gli operatori a investire sulla fibra ottica.

Wired, Reuters

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