05 marzo 2015 21:16

I leader dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, guidata dal presidente Abu Mazen, hanno deciso di interrompere qualsiasi forma di collaborazione con Israele in materia di sicurezza. Tre membri del consiglio centrale palestinese, il secondo organo di decisione più importante dello stato, hanno dichiarato di “fermare la cooperazione con la potenza occupante ” e fa appello a Israele “affinché si assuma le sue responsabilità nei confronti della Palestina occupata, della Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza”.

La motivazione è la violazione degli accordi sulla cooperazione da parte di Israele. La sospensione era già stata minacciata dopo l’uccisione del ministro palestinese Ziad Abu Ein a dicembre.

La decisione potrebbe essere stata presa per provocare Israele a due settimane dalle elezioni, previste per il 17 marzo. Afp, Reuters

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it