10 marzo 2015 15:18

Quarantasette senatori del partito repubblicano hanno firmato una lettera aperta rivolta “ai leader della Repubblica islamica dell’Iran” a proposito dell’accordo sul nucleare al centro dei negoziati in Svizzera. Si tratta di un atto insolito, che ha come obiettivo quello di condizionare la politica estera portata avanti dal presidente Barack Obama e dal segretario di stato John Kerry. Nella lettera i senatori dichiarano che ogni accordo “che non è stato approvato dal congresso” potrebbe essere cancellato dal successore di Obama con “un colpo di penna”.

In base ai negoziati promossi dalla Casa Bianca, che dovrebbero entrare in una seconda fase alla fine di marzo, l’Iran dovrà ridurre il suo programma nucleare in modo da non essere in grado di produrre una bomba in meno di un anno se gli accordi fossero disattesi. Il patto rimarrebbe in vigore per dieci anni.

Mohammad Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano, ha detto che la lettera non ha valore legale e che si tratta di un tentativo di pressione politica sui negoziati ancora in corso. Secondo il ministro, i senatori statunitensi hanno così paura dell’accordo da arrivare a usare “metodi non convenzionali senza precedenti nella storia diplomatica”. The New York Times

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