21 aprile 2015 08:06

Il primo ministro della Corea del Sud, Lee Wan Koo, ha annunciato che potrebbe dimettersi dopo le accuse di corruzione, secondo cui nel 2013 avrebbe ricevuto 30 milioni di won, 27mila dollari, in una campagna illegale di raccolta fondi. Secondo la legge sudcoreana non si possono accettare più di 100mila won in contributi per attività politiche. Lee nega le accuse, ma le pressioni dell’opinione pubblica e dell’opposizione lo hanno portato a offrire le sue dimissioni per evitare di alimentare le polemiche.

Lo scandalo è scoppiato dopo il presunto suicidio dell’imprenditore Sung Wan Jong, trovato morto qualche giorno prima di essere interrogato dalle autorità per le accuse di corruzione nei confronti dei politici del paese. Gli investigatori hanno trovato un biglietto nelle tasche di Sung con una lista di persone, incluso il primo ministro, e dei numeri che indicavano la cifra di denaro pagata a ognuno.

La presidente Park Geun Hye ha espresso solidarietà nei confronti di Lee e non ha ancora dichiarato se accetterà le dimissioni.

Lee è in carica da due mesi, dopo aver il posto di Chung Hong Won, che si è dimesso per lo scandalo del traghetto di Sewol, naufragato nell’aprile 2014 al largo dell’isola Jindo, nel mar Giallo, provocando la morte di 304 persone.

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