05 maggio 2015 12:37
La macchina degli attentatori al Curtis Culwell Center di Garland, in Texas, il 4 maggio 2015. (Rex Curry, Reuters/Contrasto)

Oggi il gruppo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità della sparatoria in Texas, avvenuta domenica 3 maggio durante un concorso di vignette su Maometto e che ha causato la morte dei due attentatori. L’Fbi non ha ancora confermato la rivendicazione. Ecco una cronologia dei fatti fino a oggi:

  • Domenica 3 maggio due uomini sono arrivati a bordo di un’auto al Curtis Culwell Center di Garland, in Texas, dove si stava tenendo un concorso di vignette sul profeta Maometto. All’evento erano presenti circa duecento persone.
  • Dopo essere usciti dalla macchina, i due uomini hanno aperto il fuoco. Hanno colpito alla caviglia un agente della sicurezza ma sono stati uccisi dalla polizia prima di riuscire a entrare dentro il Curtis Culwell Center. L’agente ferito è stato già dimesso dall’ospedale.
  • I due aggressori sono stati identificati. Il primo era Elton Simpson, un trentenne di Phoenix noto all’Fbi dal 2006. Elton Simpson era stato condannato nel 2010 per falsa testimonianza perché aveva mentito riguardo a un viaggio in Somalia, dicendo che voleva andare in Sudafrica. Secondo l’accusa, il suo obiettivo era di unirsi al gruppo jihadista Al Shabaab. L’altro attentatore era Nadir Soofi, 34 anni, il coinquilino di Simpson. Le autorità hanno perquisito la macchina e la casa dei due aggressori a Phoenix, trovando delle munizioni ma nessun esplosivo.
  • Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attacco. In un comunicato dell’organizzazione, diffuso attraverso la radio Al Bayan, lo Stato islamico ha dichiarato: “Due soldati del califfato hanno compiuto un attacco contro una mostra di caricature contro il profeta”.
  • Nel comunicato non sono stati rivelati altri dettagli. I servizi segreti statunitensi non hanno ancora confermato la rivendicazione. Secondo gli esperti, è la prima volta che lo Stato islamico rivendica un attacco negli Stati Uniti.

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