10 maggio 2015 16:15
L’arrivo di migranti sulla nave maltese The phoenix nel porto siciliano di Pozzallo, il 5 maggio 2015. (Francesco Malavolta, Ap/Ansa)

L’Unione europea ha messo a punto un piano che prevede una serie di attacchi militari contro le imbarcazioni in partenza dalla Libia per ostacolare l’arrivo dei migranti verso l’Europa attraverso il mar Mediterraneo. Lo scrive il Guardian, citando fonti di Bruxelles. Il quotidiano britannico aggiunge che l’Ue vuole ottenere il mandato dell’Onu per legittimare l’intervento armato nelle acque libiche.

Il Regno Unito sta preparando la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che autorizzerebbe la missione, aggiungono i funzionari di Bruxelles. L’operazione si svolgerebbe sotto il comando dell’Italia e vedrebbe la partecipazione di dieci paesi europei, tra i quali Regno Unito, Francia e Spagna.

Alcune linee guida del progetto erano già state anticipate dal Consiglio europeo straordinario sull’immigrazione, tenutosi il 23 aprile in seguito agli ultimi naufragi nel canale di Sicilia.

Le ragioni del piano europeo. Domani Federica Mogherini, alta rappresentate per la politica estera dell’Unione europea, presenterà al consiglio di sicurezza dell’Onu una bozza del piano. Se approvato, il progetto comporterebbe la presenza di navi dell’Unione europea nelle acque libiche e l’uso di elicotteri in grado di “neutralizzare” le navi dei trafficanti.

Le milizie libiche, i gruppi jihadisti e le organizzazioni affiliate allo Stato islamico, secondo i governi europei, sono complici del traffico di migranti. I loro eventuali attacchi contro le navi europee potrebbero quindi richiedere anche l’intervento della Nato, aggiungono i funzionari citati dal quotidiano britannico.

Federica Mogherini è convinta che la Cina non ostacolerà la missione e il governo italiano sostiene che la Russia “è pronta a collaborare”. Ibrahim Dabbashi, rappresentate della Libia alle Nazioni Unite, ha dichiarato che non è stato consultato riguardo al piano europeo e che per questo è contrario.

Il progetto sarà discusso la settimana prossima dai ministri degli esteri dell’Unione europea e messo all’ordine del giorno a un vertice europeo nel mese di giugno.

Accoglienza condivisa. Parallelamente al piano militare, Bruxelles sta anche preparando una serie di nuove regole condivise per l’accoglienza dei richiedenti asilo nel territorio dell’Unione europea. I richiedenti asilo saranno ripartiti tra i ventotto paesi dell’Ue con un criterio di quote obbligatorie, al quale nessun governo potrà sottrarsi, come conferma anche il Sole 24 Ore.

La proposta, commenta il Guardian, creerà profonde divisioni tra i governi: la cancelliera tedesca, Angela Merkel, sostiene fortemente il piano, ma il Regno Unito e diversi paesi dell’Europa orientale si oppongono.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it