14 maggio 2015 19:49
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Non ci sono infiltrazioni del gruppo Stato islamico nella striscia di Gaza. Lo ha assicurato il portavoce di Hamas, Sami abu Zuhri. Recentemente su twitter erano apparse alcune dichiarazioni firmate “i sostenitori dello Stato islamico”, che accusavano Hamas di aver arrestato decine di jihadisti e minacciavano attacchi a Gaza se questi non fossero stati rilasciati.

Hamas ha fatto sapere di aver arrestato quelli che ha definito “fuorilegge”, in seguito a un’esplosione nei pressi di un quartier generale di sicurezza del movimento che controlla Gaza e vicino alla sede di un’agenzia delle Nazioni Unite. “Non colpiamo la gente per ciò che pensa, ma allo stesso tempo non possiamo permettere alcuna violazione della sicurezza da parte di singoli o di gruppi”, ha detto Abu Zuhri, aggiungendo che “a Gaza non c’è nulla che si chiami Stato islamico”.

Un alto funzionario della sicurezza nel territorio palestinese ha assicurato che il gruppo Stato islamico a Gaza “esiste solo per internet”. Secondo l’analista politico Hani Habib, alcuni attivisti ultraconservatori salafiti (che hanno rapporti tesi con Hamas) usano i social media per cercare di attirare l’attenzione del gruppo Stato islamico e chiedere il loro riconoscimento, ispirati dalla presenza del gruppo in Siria e in Iraq.

Secondo fonti interne alla sicurezza israeliana è difficile al momento stabilire se ci sia o meno una presenza significativa del gruppo Stato islamico a Gaza. Un alto funzionario dell’intelligence dello stato ebraico ha fatto notare che “Hamas sta cercando di frenare questi gruppi di sostenitori, soprattutto perché rappresentano una minaccia al suo potere”.

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