25 maggio 2015 07:26

Le autorità malesi hanno scoperto 139 fosse comuni nelle vicinanze di 28 campi abbandonati da trafficanti di esseri umani al confine con la Thailandia. I campi erano usati per tenere prigionieri i migranti rohingya in fuga dalla Birmania, lungo le rotte dell’immigrazione irregolare. Si teme che nelle fosse ci siano i corpi di decine di persone.

Anche le autorità tailandesi hanno scoperto fosse comuni al confine con la Malesia. Secondo le ricostruzioni, proprio il pugno duro delle autorità di Bangkok contro il traffico di esseri umani ha spinto i trafficanti a spostare le loro rotte e a decidere di imbarcare i profughi rohingya su pescherecci lasciati alla deriva.

Più di 3.600 musulmani rohingya sono arrivati via mare in Indonesia, Malesia e Thailandia dal 10 maggio. Migliaia di altri sono a bordo di imbarcazioni alla deriva nel mar delle Andamane e nel golfo del Bengala.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it