27 giugno 2015 16:29

A Vienna sono cominciati i colloqui sul programma nucleare iraniano, tra il segretario di stato statunitense John Kerry e i ministri degli esteri di Teheran, Mohamad Javad Zarif, e di Parigi, Laurent Fabius. “Abbiamo molto lavoro da fare e ci sono ancora argomenti difficili da affrontare”, ha dichiarato Kerry.

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Sono molte le incognite prima della scadenza del 30 giugno, quando si dovrebbe raggiungere l’accordo globale sul disarmo iraniano. Entro quella data, i 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) e l’Unione Europea devono strappare a Teheran un’intesa stabile e duratura. Teheran rifiuta tre punti, su cui invece ha insistito il francese Fabius all’ingresso della riunione: un periodo di 10-12 anni entro cui abbandonare la propria attività di ricerca e sviluppo nucleare, le ispezioni rigorose dei siti militari, e la terza condizione è il ritorno automatico alle sanzioni nel caso violasse gli impegni.

Domenica è attesa a Vienna anche Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e la sicurezza comune.

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