05 luglio 2015 10:29

Gli Stati Uniti non hanno spiato solo la presidente brasiliana Dilma Rousseff, ma anche i suoi ministri e ambasciatori. Washington aveva un sistema per spiare perfino l’aereo presidenziale: lo rivelano alcuni documenti pubblicati sia da Wikileaks sia dal giornale brasiliano O Globo. “Anche nel corso dei suoi viaggi ufficiali, la presidente Rousseff non era al riparo dalle intercettazioni poiché il servizio di telefonia satellitare Inmarsat dell’aereo presidenziale” era spiato, afferma un comunicato pubblicato da Wikileaks.

I ministri dell’economia, degli esteri, il presidente della Banca centrale, il capo del gabinetto della presidente, gli ambasciatori in Germania, in Francia, negli Stati Uniti e a Ginevra sono stati tutti sorvegliati dall’Agenzia di sicurezza nazionale statunitense (Nsa) nel corso del primo mandato di Rousseff (2010/2014). Nella lista degli obiettivi delle intercettazioni della Nsa c’erano 29 persone.

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