26 agosto 2015 12:04

L’Ungheria ha annunciato che 2.100 poliziotti saranno inviati alla frontiera con la Serbia a partire dal 5 settembre, per fermare il flusso di migranti, molti dei quali sono profughi che scappano dalla guerra in Siria.

Oggi il parlamento discuterà anche del possibile invio dell’esercito nella zona. Ieri al confine sono stati registrati gli ingressi di 2.533 persone, la maggior parte delle quali provenienti da Siria, Afghanistan e Pakistan.

Stamattina la polizia ha usato i gas lacrimogeni contro i migranti durante i disordini scoppiati stamattina in un centro d’accoglienza nel villaggio di Roszke. Nel centro sono presenti tra i 300 e i 400 migranti.

L’Ungheria, dov’è in vigore il trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone, sta costruendo una barriera lunga 175 chilometri al confine con la Serbia per impedire il passaggio dei migranti.

Le autorità hanno dichiarato che quest’anno più di 140mila migranti sono entrati nel paese passando dalla Serbia. Il flusso attraverso i Balcani è cresciuto nelle ultime settimane, dopo che ogni giorno circa 3.000 immigrati sono entrati in Macedonia dalla Grecia e hanno poi proseguito verso la Serbia con treni e autobus, diretti verso l’Europa occidentale e settentrionale.

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