24 settembre 2015 16:30

Lo scandalo che ha colpito la Volkswagen domina ancora le prime pagine dei principali quotidiani tedeschi, all’indomani delle dimissioni dell’amministratore delegato del gruppo Martin Winterkorn. Gli editorialisti si chiedono se siano sufficienti a ridare fiducia all’industria automobilistica tedesca, la cui immagine esce pesantemente danneggiata.

Danno totale alla Volkswagen
Bild

“Le dimissioni di Winterkorn sono dovute e allo stesso tempo ingiuste”, scrive Béla Anda. “Dovute perché lo scandalo dei gas di scarico ha distrutto la fiducia dei consumatori e dei legislatori. Ingiuste perché la caduta di Winterkorn arriva proprio mentre il manager raggiungeva il massimo risultato della sua carriera: superare la Toyota come principale costruttore d’auto del mondo”.

Danno totale
Handelsblatt

Per Thomas Sigmund, “il caso della Volkswagen dimostra che in Germania va districato il legame tra economia e politica. I cittadini devono poter contare sul fatto che lo stato è l’arbitro della partira e non uno dei giocatori”.

Handelsblatt, 24 settembre 2015.

Il capo della Volkswagen Winterkorn si dimette
Frankfurter Allgemeine Zeitung

“Ora il consiglio di sorveglianza deve fare tabula rasa e chiamare alle loro responsabilità tutti i protagonisti della truffa”, scrive Holger Steltzner in un commento in prima pagina. “Ma in questi giorni una domanda non se l’è posta nessuno. Come mai tutti i più recenti scandali che hanno coinvolto delle aziende tedesche sono partiti dagli Stati Uniti? I fondi neri della Siemens, poi la Deutsche Bank, quindi la Volkswagen. Si potrebbe pensare a un attacco verso un paese che si oppone al trattato commerciale tra Unione europea e Stati Uniti. La realtà è che le leggi per la protezione dei consumatori negli Stati Uniti sono prese più seriamente che non in Germania”.

Il capo della Volkswagen Winterkorn si dimette
Süddeutsche Zeitung

Le dimissioni di Winterkorn erano necessarie, ma l’ex amministratore delegato non ha chiarito niente, né si è addossato alcuna responsabilità”, scrive Heribert Prantl. “Questo è un comportamento sconcertante: Winterkorn era il capo e quindi era responsabile per quello che faceva lui e anche per quello che ha omesso di fare, per esempio i controlli”.

Puzza, puzza e puzza
Die Zeit

Per Dietmar H. Lamparter, “le dimissioni di Winterkorn non possono che essere l’inizio. È scontato che ora debbano arrivare altri chiarimenti e che altre persone debbano trarne le dovute conseguenze”.

Die Zeit, il 24 settembre 2015.

“La Volkswagen ha bisogno di un nuovo inizio”. L’amministatore delegato Winterkorn va via
Die Welt

“Martin Winterkorn è stato un grande costruttore di automobili e non si perdonerà il fatto di aver danneggiato in questo modo la sua amata azienda”, ritiene Ulf Porschardt, secondo il quale “nessuno soffrirà più di lui. In futuro, quando tutto sarà stato chiarito, si potrà decidere se passerà alla storia come uno dei grandi capitani d’industria tedeschi”.

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