05 novembre 2015 12:47

Almeno trentamila persone sono scese in piazza a Bucarest per la seconda notte consecutiva dopo l’annuncio delle dimissioni del premier Victor Ponta. I manifestanti hanno chiesto elezioni anticipate e nuove riforme. Ci sono stati cortei anche nelle città di Cluj, Timișoara e Costanza.

Victor Ponta ha lasciato il suo incarico il 4 novembre dopo la morte di 32 persone in un incendio avvenuto il 30 ottobre nella discoteca Colectiv club a Bucarest.

L’incidente ha scatenato una serie di proteste in tutto il paese, in particolare da quando si è scoperto che il locale non era a norma. L’opinione pubblica romena ha accusato il governo di non combattere la corruzione e ha chiesto regole più severe e maggiori controlli per l’assegnazione delle licenze ai locali.

L’opposizione chiedeva già da tempo le dimissioni di Victor Ponta, già incriminato per evasione fiscale, riciclaggio e per aver detto il falso quando lavorava come avvocato nel 2007 e nel 2008.

Il video dell’Afp


L’incidente nella discoteca. Il 30 ottobre alcuni giochi pirotecnici usati dal gruppo rock romeno Goodbye to Gravity, che si stava esibendo al Colectiv club, ha fatto scoppiare un incendio, scatenando il panico nel locale. La maggior parte delle 32 vittime è morta nella calca, mentre cercava di uscire. Il locale aveva solo un’uscita di sicurezza. I feriti sono stati più di 180.

Tre proprietari del locale sono stati arrestati per non aver rispettato le norme di sicurezza: secondo la polizia il locale era troppo affollato e non era autorizzato a ospitare un concerto del genere.

In seguito all’incidente si è dimesso anche il sindaco del quarto settore di Bucarest, Cristian Popescu Piedone, che si è assunto pubblicamente la “responsabilità morale” della strage.

Cosa succede adesso. Il presidente Klaus Iohannis avvierà il 5 novembre le consultazioni con i partiti per scegliere un nuovo premier e formare un nuovo governo.

Il Partito socialdemocratico di Victor Ponta resterà nella coalizione di governo fino alle prossime elezioni, che non ci saranno prima del dicembre 2016. L’Unione nazionale per il progresso della Romania (Unpr) il 4 novembre ha confermato il suo appoggio all’attuale coalizione di governo.

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