08 novembre 2015 16:22
Sostenitori della leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi festeggiano alla chiusura delle urne delle elezioni generali che si sono celebrate dopo 25 anni. Rangoon, Birmania, 8 novembre 2015. (Soe Zeya Tun, Reuters/Contrasto)

Decine di centinaia di persone con le bandiere rosse della Lega nazionale della democrazia, il partito di Aung San Suu Kyi, si sono dirette verso la sede del partito a Rangoon, convinte di avere vinto le prime legislative dalla fine della dittatura militare nel 2011. Le elezioni precedenti erano state celebrate nel 1990, quando era al potere la giunta dei generali.

Anche se i risultati non arriveranno prima di qualche giorno, i sostenitori della leader democratica hanno festeggiato una vittoria che ritengono certa. “Amay Suu deve vincere!”, cantano in birmano. Amay vuol dire madre, ed è il soprannome con il quale viene indicata il premio Nobel, premio Nobel per la pace, tenuta agli arresti domiciliari dal regime militare fino al 2010. “Abbiamo atteso per tanti anni. La Lega nazionale della democrazia dovrebbe già aver vinto e io credo che vincerà”, ha commentato l’operaio edile Khin Zaw. “Starò qui finché non usciranno i risultati. La Madre deve vincere!”, ha detto una casalinga di nome Tin Tin Oo intervistata da Askanews.

Amay Suu è stata a votare questa mattina a Rangoon, seguita da una folla di giornalisti e cittadini. Poi non è più apparsa in pubblico e non ha rilasciato alcuna dichiarazione, in attesa dei risultati. Il suo partito ha bisogno di ottenere il 67 per cento dei voti per governare da solo.

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