01 dicembre 2023 16:15

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Circa dieci anni fa ho avuto una relazione seria con una persona che amavo più di quanto avessi mai amato in vita mia. Speravo di passare tutta la vita con lei. Ma ero profondamente repressa, e il processo di coming out e transizione ha annientato gran parte della mia vita, compresa la nostra relazione. L’ho mollata, ripetendomi che lei non avrebbe capito. Negli anni successivi sono diventata una dea fortissima e fiera, però mi tormentava il modo in cui avevo allontanato la mia ex. Ogni mio nuovo trionfo si tingeva di rimpianto per la sua assenza. Nel caos di inizio pandemia le ho inviato una semplice email, ridotta a un modesto “come stai”, ricevendo una risposta breve ma cordiale. Non me la sono presa. Da parte sua è stato gentile anche solo rispondermi. Qualche mese dopo, però, mi ha ricontattato, chiedendomi di vederci. A quanto pare il suo ragazzo l’aveva mollata, in un modo che le ricordava il mio. Nonostante il mio nervosismo, abbiamo trascorso un pomeriggio al parco, chiacchierando di etica e poesia, ridendo spensierate. Io non ho fatto alcuna avance. Riguardo al passato ho detto solo che ero pentita di come avevo chiuso la storia. Lei ha subito risposto: “Ah, non ti preoccupare. Non è che la nostra storia avesse davvero un futuro”. Caspita! È passato qualche anno ed è diventata una cara amica. Facciamo gite, bevute, uscite a quattro con i rispettivi partner (mia moglie e il suo nuovo ragazzo). Eppure ancora penso a lei tutti i giorni. Perfino mia moglie sa che sono pazza di lei! (Non è un problema, siamo poliamorose). Ti scrivo perché non so cosa fare. Sono quasi dieci anni che provo a farmela passare, ma rimango ostinatamente innamorata di lei. Ho provato la separazione, vari tipi di terapia, addirittura rituali a base di fuoco, ma mi sveglio ancora con il suo nome sulle labbra. Temo che se le rivelassi tutto quello che provo finirei per allontanarla un’altra volta. Che deve fare una ragazza?

– Confounded Heartfelt Amorous Damsel

Niente. Una ragazza in questa situazione non fa niente. Parli di coming out, di transizione, della dea fortissima e fiera che sei diventata: insomma, sei una donna trans che ha dovuto mettere fine a quella che il mondo percepiva come una relazione etero cis prima di poter affrontare la transizione. E considerando la reazione della tua ex quando ti sei rifatta viva e ti sei scusata per averla mollata (“Non è che la nostra storia avesse davvero un futuro!”), CHAD, insieme al fatto che la tua ex ha sempre frequentato solo uomini, mi pare che la tua ex sia una donna etero e cis. Il che significa che non potresti essere la dea che sei oggi – non potresti avere la vita che hai oggi (per tacere della moglie che hai oggi) – se stessi ancora insieme alla tua ex, CHAD, perché non potresti essere te stessa e contemporaneamente la sua partner.

Voglio spingermi a supporre che, per quanto burrascosa sia stata la tua transizione, sia valsa la pena di compierla. Alcune cose le hai perse – tra cui una relazione sentimentale con la tua ex – ma sono molte di più quelle che hai guadagnato. Se frequentare la tua ex da amica, averla nella tua vita, è troppo doloroso, be’, allora non frequentarla. Se vuoi dirle che ti manca il rapporto che avevate un tempo, e che per lei provi ancora dei sentimenti, puoi farlo senza mandare all’aria il rapporto che avete oggi. Un sacco di persone hanno detto all’ex o si sono sentite dire dall’ex, in varie forme: “Se le cose fossero state diverse, sarebbe potuta andare in un altro modo”. E ci sono rimaste amiche.

Quando stavi con la tua ex non eri la persona che credevi di essere (o che eri stata costretta a fingere di essere), però hai vissuto esperienze importanti e valide anche prima della transizione. Provare tristezza per ciò che hai perso con la transizione non toglie nulla a ciò che hai guadagnato. Tuttavia, l’intensità dei sentimenti che provi per la tua ex mi spinge a chiedermi se lei non sia una sorta di sostituto simbolico di tutte le altre cose che hai perso. Magari qualche seduta da un terapeuta bravo potrebbe aiutarti a rimettere in prospettiva quello che provi.

P.S. Se con “Abbiamo tacitamente convenuto di raccontarci che siamo solo vecchie amiche” intendi “Mi sto facendo di nuovo reprimere”, allora non va bene. Se il prezzo da pagare per la sua amicizia è la mancata ammissione della vostra storia passata, forse è un po’ troppo alto. Un po’ d’imbarazzo ci può stare, la vergogna no.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono ormai quasi otto anni che vado dalla stessa parrucchiera. Ci facciamo sempre delle belle chiacchierate a cuore aperto, e qualche volta è capitato che le prestassi dei soldi (è una ragazza madre), o che mi chiamasse per chiedermi dei consigli. Mi ha chiesto anche della mia vita sentimentale, di mio figlio, del mio lavoro, eccetera. Il mio timore è che, se le chiedo di uscire, quasi sicuramente si creerà dell’imbarazzo e non voglio perderla come parrucchiera. Inoltre, tra di noi c’è una grossa differenza di età, anche se so per certo che ha frequentato miei coetanei. Ho paura di rovinare il nostro rapporto professionale, ma lei mi attrae così tanto che ho il cuore in gola. Ogni tanto mi sono arrischiato a fare qualche allusione, ma lei non le coglie mai. Sinceramente non riesco a capire se è interessata o no. Per me ha sempre una parola gentile, e mi fa piacere, pur sapendo che rientra nel servizio al cliente. Però non sono sicuro che sia solo quello.

– Joe Haircut

È solo quello. Quando qualcuno ci confida la propria vita amorosa – specie quando si tratta di una donna impiegata nel settore terziario – in genere è segno che non ci vede come un possibile oggetto del desiderio. A volte le donne che lavorano in quel campo, e che fanno affidamento sulle mance, raccontano storie di appuntamenti disastrosi, ex schifosi e cuori infranti non per segnalare un interesse sentimentale, JH, bensì un disinteresse. In pratica, se la donna che ti taglia i capelli o ti versa la birra ti tratta come una delle sue amiche, JH, vuol dire che non ti vede – e non vuole che tu ti veda – come un potenziale futuro fidanzato.

Il che non significa che tu non le piaccia, o che non ti consideri un amico. È chiaro il contrario. Però non confondere la sua scelta d’ignorare le tue allusioni con un’incapacità di coglierle; e quelle storie di appuntamenti finiti malissimo le servono per poter svicolare in caso tu le chieda di uscire con te. (“Mi spiace tanto, non posso più uscire con i clienti dopo tutti quei disastri di cui ti ho raccontato. Facciamo il solito?”). Da possessori di uccello, JH, dobbiamo diffidare dei nostri pregiudizi emotivi, cioè di quando pensiamo con l’uccello, e questo è decisamente un caso di pregiudizio emotivo.

Ho una storia con un uomo sposato. No, non credo che sua moglie lo sappia. Con lui abbiamo discusso di non monogamia etica, ma non posso costringerlo a dirlo alla moglie. Il loro non è un rapporto sano. Lui ci continua a stare insieme per il bene del figlio. Una volta che il ragazzo andrà al college, vuole separarsi o divorziare. È da anni che hanno smesso di andare a letto insieme, nel senso che la sera non dormono proprio nello stesso letto. In pratica fanno vite separate ma sotto lo stesso tetto. Si parlano a malapena, se non per questioni che riguardano la casa e il figlio. Sono abbastanza sicura che il ragazzo, adolescente, percepisca i loro problemi, e forse preferirebbe addirittura che si separassero, invece di trascinare la cosa per il suo bene. Però il mio amante ha molta paura di perdere l’affidamento del figlio in caso di divorzio. Probabilmente non esiste un modo bello di annunciare al partner che vuoi ufficializzare la separazione, e che stare insieme da coinquilini muti non è granché come matrimonio. Non mi aspetto di stare con lui se si separa, perciò ti chiedo di tenere presente che non penso al mio tornaconto. Però vorrei aiutarlo a superare questo periodo di passaggio. Come può comportarsi, o quali parole può usare, per mettere fine al matrimonio con responsabilità e gentilezza?

– Yet Another Other Woman

Tu sai soltanto quello che ti ha detto lui. Non sto insinuando – come farebbero altri – che non puoi credere neanche a una sua parola perché sta tradendo la moglie. Sto insinuando che forse il suo matrimonio è messo meno male di come lo ha dipinto lui. Magari lui e la moglie non scopano né dormono più nella stessa stanza, magari sono entrambi d’accordo sul fatto di separarsi non appena il figlio partirà per il college, ma il loro rapporto mi sembra abbastanza privo di conflitti. Per quanto ne sai tu, YAOW, sono riusciti a compiere il salto al matrimonio platonico.

Sul perché lui esageri nel raccontarti le tensioni a casa: gli uomini che tradiscono sono visti come dei cattivi (anche quando tradendo non fanno mancare nulla alle mogli), e magari lui sta dando un quadro del suo matrimonio più tragico di quanto sia in realtà per guadagnarsi la tua compassione (e la tua fica), YAOW, e perché non vuol essere visto come un cattivo.

Sul tuo volerlo spingere a mettere fine al matrimonio già da ora: se il tuo amante vuole divorziare appena il figlio andrà al college e il figlio è già adolescente, be’, allora la fine (di questo matrimonio) è vicina. Sempre che lui lo voglia davvero: potrebbe essere un’altra balla che ti sta rifilando, e inutile, visto che tu con lui non ci vuoi stare. Se a te sta bene scoparti un uomo sposato – se sei disposta ad aiutarlo a fare ciò che deve per restare sposato e sano di mente – continua a scopartelo serenamente. Però, proprio come lui non deve dipingere così male il suo matrimonio per razionalizzare o giustificare la sua scelta moralmente discutibile di scopare con te, tu non devi convincerlo a intavolare con la moglie il discorso sulla non monogamia etica, o a mettere fine al matrimonio, per razionalizzare o giustificare la tua scelta moralmente discutibile di scopare con lui.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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