04 dicembre 2015 17:59

Storie sovietiche
Galleria del cembalo, Roma
Fino al 13 febbraio 2016
In mostra tre artisti che hanno raccontato, in periodi diversi, la storia dell’Unione Sovietica. La pittrice ucraina Rozalija Rabinovič che è stata interprete della propaganda usata durante il regime di Stalin negli anni trenta. Il fotografo russo Sergej Vasiljev, premiato cinque volte al World press photo, che ha ritratto centinaia di prigionieri in diverse carceri della Russia, concentrandosi soprattutto sul significato dei loro tatuaggi. E la fotografa russa Danila Tkachenko, classe 1989, che ha viaggiato alla ricerca di luoghi e oggetti che hanno avuto una grande importanza al livello tecnologico e che oggi sono abbandonati.

Romano Martinis
Istituto polacco di Roma
Fino al 22 gennaio 2016
Circa duecento fotografie di Romano Martinis ricostruiscono il percorso teatrale del regista Tadeusz Kantor per il centenario della sua nascita. Martinis è stato il primo fotografo italiano a documentare l’opera teatrale dell’artista polacco, dall’esordio nel 1969 all’ultimo spettacolo del 1991, andato in scena senza Kantor, morto durante le prove un anno prima. Secondo l’artista Achille Perilli le immagini di Martinis nascono da una comprensione completa della metodologia creativa del regista. E cosa ancora più importante, da una partecipazione vitale con quanto avviene sulla scena e dietro.

The cinema show
Must, Museo storico città di Lecce
Fino al 17 gennaio 2016
Un secolo di cinema raccontato da circa novanta opere, dalle pellicole dei primi anni del novecento ai protagonisti italiani e internazionali dei film degli ultimi anni. In una raccolta di foto di scena, reportage e ritratti in posa di attori e registi tra cui Roberto Benigni, Ingrid Bergman, Marlene Dietrich e Federico Fellini.

Liu Xiofang
Visionarea art space, Roma
Fino al 20 febbraio 2016
La memoria, il tempo e lo spazio, ma anche l’essere umano e la sua esistenza sono tra i temi affrontati dall’artista cinese Liu Xiofang. In un’indagine che parte dalla sua esperienza individuale e dai ricordi della sua infanzia per costruire immagini a metà tra la realtà e il sogno. Combinando l’uso di una macchina fotografica digitale e di una analogica Xiofang realizza le sue opere “come superfici narranti, un teatro della memoria necessario ad attraversare il tempo passato, per confrontarsi con il presente e guardare a possibili prospettive future”.

L. Mikelle Standbridge e Antonio Di Cecco
Gli eroici furori, Milano
Fino al 16 gennaio 2016
L. Mikelle Standbridge presenta la sua ultima ricerca dedicata al dialogo metaforico tra la pelle e l’uomo. La pelle intesa come una superficie che subisce alterazioni nel tempo, a volte volontarie altre necessarie. L’artista interviene sulle sue stampe modificandole e cucendole, dando vita a opere chiamate “fotocorpi”. Le immagini di Antonio Di Cecco invece sono appunti raccolti in un taccuino visivo, l’insieme di sguardi su luoghi in cui l’uomo è presente anche quando non compare e che sono geolocalizzabili grazie all’ indicazione fornita dal titolo.

Per segnalare una mostra di fotografia scrivere a: mostre@internazionale.it

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it