17 aprile 2016 15:39

Ispirata dallo spettacolo teatrale Loves of Picasso di Terry D’Alfonso, la fotografa romana Cristina Vatielli ha realizzato un progetto sulle donne che hanno influenzato la vita sentimentale e lavorativa di Pablo Picasso.

In Le donne di Picasso, la fotografa racconta le storie di queste otto donne scegliendo di essere anche la modella: “La scelta dell’autoritratto è stata dettata dalla volontà di immedesimarmi nelle singole donne che, seppure profondamente diverse tra loro, sono legate dall’amore totalizzante per lo stesso uomo”. Anche alla scelta delle scenografie e dei costumi è affidata l’interpretazione delle vicende di Ol’ga Chochlova, Eva Gouel, Fernande Olivier, Marie-Thérèse Walter, Dora Maar, Françoise Gilot, Gaby Depeyre e Jacqueline Roque dal momento in cui hanno incontrato l’artista spagnolo.

Quasi tutte sono state travolte dalla loro relazione con Picasso, spesso con conseguenze drammatiche. Donne attraenti, alcune artiste, altre giovanissime e ignare della statura di Picasso, divennero a turno, o contemporaneamente, sue muse, modelle, amanti e vittime.

Jacqueline Roque. (Cristina Vatielli, Per gentile concessione della galleria del Cembalo)

Fernande Olivier (1881-1966)
Quella con la modella e artista francese, fu la prima lunga relazione di Picasso. Olivier posò per moltissimi artisti dell’epoca, ma una volta entrata in contatto con il pittore questi le vietò di prestare la sua immagine ad altri. Picasso la dipinse in una sessantina di opere. Il loro rapporto era fatto di gelosia, e sfociò anche nella violenza fisica. Olivier pubblicò una parte delle sue memorie ma Picasso si infuriò e le impedì di diffonderle. Riuscì a pubblicarle per intero solo nel 1988 nel libro Loving Picasso.

Eva Gouel (1885-1915)
È stata la più simbolica delle amanti di Picasso. Il suo vero nome era Marcelle Humbert, ma il pittore la chiamava Eva. Picasso fu devastato dalla sua morte precoce, anche se ciò non gli impedì di avere altre relazioni mentre Eva moriva di tubercolosi.

Gaby Depeyre (1888-1970)
Di famiglia borghese, frequentava comunque i cabaret, dove cantava e ballava. A differenza delle altre amanti, sfidò Picasso rifiutando la sua proposta di matrimonio. Fin dall’inizio della relazione non lasciò mai che il pittore si impadronisse di lei. Decise di sposare un altro uomo, Herbert Laspinasse, consapevole di cosa significasse rinunciare alle nozze con Picasso. Questo rese la sua scelta ancora più coraggiosa.

Ol’ga Chochlova. (Cristina Vatielli, Per gentile concessione della galleria del Cembalo)

Ol’ga Chochlova (1891-1955)
Ballerina di origine ucraina e di famiglia nobile, fu la prima moglie di Picasso. Si sposarono nel 1918 e passarono gran parte del loro tempo partecipando a eventi e feste nei saloni aristocratici. Ebbero un figlio, Pablo. Quando Ol’ga scoprì i tradimenti del pittore impazzì, pedinando lui e le sue amanti finché non morì in totale solitudine.

Marie-Thérèse Walter (1909-1977)
Era molto giovane e rimase affascinata da Picasso senza conoscerne la fama. La loro fu una lunga relazione dalla quale nacque anche una figlia, Maya. Non si sposarono mai, ma a causa delle promesse del pittore Walter visse tutta la vita con questa speranza. Morì suicida quattro anni dopo la morte di Picasso.

Dora Maar (1907-1997)
Henriette Theodora Marković era una donna e una fotografa indipendente e anticonformista. Incontrò Picasso nel 1936 e testimoniò con i suoi scatti la produzione di Guernica. Il pittore riuscì a distoglierla dalla fotografia, un campo in cui stava avendo successo, e la spinse alla pittura. Vivendo all’ombra di Picasso, Dora cadde in una grande depressione. Picasso stesso la definì la donna più intelligente e ironica, nonostante la ritrasse sempre come “la donna che piange”. Quando il pittore la lasciò, Dora ebbe un esaurimento nervoso e subì una serie di elettroshock. Dopo il ricovero, si rifugiò nella religione fino alla sua morte. Una delle sue frasi più celebri fu “Dopo Picasso c’è solo Dio”.

Marie Thérèse Walter. (Cristina Vatielli, Per gentile concessione della galleria del Cembalo)

Françoise Gilot (1921)
Giovane pittrice francese, incontrò Picasso nel 1944 e fu sua compagna e musa fino al 1953. Ebbero due figli, Claude e Paloma. Dopo dieci anni insieme, stanca dei continui tradimenti, Gilot ebbe il coraggio di lasciarlo. Nel 1964 scrisse il libro La mia vita con Picasso. Nel 1996 il regista statunitense James Ivory girò il biopic Surviving Picasso in cui il personaggio di Françoise è anche la voce fuori campo, dichiarando così l’ispirazione al suo racconto per la sceneggiatura.

Jacqueline Roque (1927-1986)
Fu la seconda moglie e ultima musa di Picasso. Quando si incontrarono lei aveva 26 anni e lui 70. Con lei il pittore continuò a lavorare moltissimo, forse fu la donna che ritrasse più di tutte. Quando Picasso morì, Jacqueline era così gelosa delle passate amanti e dei figli del pittore che proibì al resto della famiglia di partecipare ai funerali. Si suicidò 13 anni dopo.

Le donne di Picasso è in finale ai Sony awards e in questi giorni è esposto alla galleria del Cembalo di Roma, insieme alla retrospettiva su Gilbert Garcin, fino al 18 giugno 2016.

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