25 novembre 2016 16:31

Letizia Battaglia
Maxxi, Roma
Fino al 17 aprile 2016
Letizia Battaglia è conosciuta soprattutto per i vent’anni di reportage realizzati a Palermo tra storie di mafia, miseria e solitudine, ma la mostra a Roma presenta anche immagini e aspetti meno conosciuti della sua carriera. Le ultime due sezioni sono dedicate alla sua attività editoriale e alla partecipazione politica come assessora nella giunta di Leoluca Orlando nel 1986, e poi alla sua esperienza come regista teatrale.

Around Ai Weiwei. Photographs 1983-2016
Camera, Torino
Fino al 12 febbraio 2017
La mostra esplora il percorso artistico di Ai Weiwei dagli esordi fino ad oggi, e il suo ruolo nel dibattito culturale, sociale e politico, sia cinese che internazionale. Il percorso si apre con l’opera Soft ground, un tappeto di 45 metri con una riproduzione fotografica delle tracce lasciate da alcuni carri armati su una strada di Pechino — tracce che ricordano quelle lasciate dai carri inviati a piazza Tiananmen durante le proteste del 1989. Tra le altre opere, ci sono anche due video in cui l’autore documenta le radicali trasformazioni della sua città.

Helmut Newton
Palazzo dei Pio, Carpi (provincia di Modena)
Fino all’11 dicembre 2016
Oltre cinquanta immagini, mai esposte prima in Italia, tratte dal lavoro che Newton ha realizzato per le campagne pubblicitarie del marchio italiano Blumarine, nel 1993 e poi nel 1998. Un progetto, per quegli anni, molto originale: Newton rifiuta lo studio delle pose e la costruzione di un copione, affidandosi all’istinto e all’immediatezza dell’ispirazione. Le sue modelle interpretano una sensualità divertita ed elegantemente allusiva.

Mária Švarbova
Plenum Gallery, Catania
Fino al 16 dicembre
Il progetto Where time stands still della fotografa slovacca Mária Švarbová è formato da scene a bordo piscina, costruite mettendo in evidenza la plasticità dei personaggi e l’assenza di contrasti, in modo da far emergere solo una superficie in cui si perde la propria individualità. “È un luogo dove il tempo si è fermato e a chi nuota non resta che vedere il proprio riflesso nel perfetto specchio d’acqua della piscina”, ha raccontato la fotografa.

L’altro sguardo
Triennale di Milano
Fino all’8 gennaio 2017
In Italia le donne cominciano a entrare nel circuito dell’arte e del fotogiornalismo negli anni sessanta, grazie ai cambiamenti sociali e alle lotte femministe. Molte di loro hanno messo al centro delle loro opere il proprio corpo, il bisogno di esplorare questioni legate al vissuto quotidiano e familiare, il rapporto tra memoria privata e collettiva. La mostra è dedicata alle fotografe italiane che con il loro lavoro hanno raccontato i cambiamenti del nostro paese. Da Lisetta Carmi ad Anna Di Prospero e Martina Bacigalupo.

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