26 marzo 2016 12:32

L’esercito iracheno ha finalmente lanciato l’offensiva su Mosul, la terza città dell’Iraq, che è stata conquistata dal gruppo Stato islamico (Is) nel giugno del 2014. L’operazione, che era attesa da mesi, è cominciata all’alba del 24 marzo. La tv pubblica Al Iraqiya ha mostrato le immagini dei soldati iracheni che marciavano dietro gli Humvee alla periferia della città di Makhmour, a est di Mosul.

L’operazione, denominata Al Fateh (conquista), è stata preceduta da un intenso bombardamento dell’aviazione statunitense contro la base principale dell’Is. Un portavoce dell’esercito ha dichiarato che l’offensiva potrebbe concludersi rapidamente, perché “il morale dei jihadisti è molto basso”.

In un piccolo ristorante in piazza Al Andalus, a Baghdad, gli inni militari diffusi dalla tv si mischiano al suono delle campane di una chiesa vicina. “È un momento perfetto per distogliere l’attenzione dalle ultime crisi”, ha commentato un anziano signore. Negli ultimi due giorni le tende dei manifestanti hanno continuato a motiplicarsi a poche centinaia di metri dal muro che circonda la zona verde.

All’interno, il premier Haider al Abadi teneva il consiglio dei ministri. Uno dei punti da discutere era ovviamente l’offensiva su Mosul, ma la questione più difficile è il progetto di riforma e la formazione di un nuovo governo, mentre l’ultimatum lanciato dal leader sciita Muqtada al Sadr sta per scadere e i ministri hanno cominciato a dimettersi.

(Traduzione di Gabriele Crescente)

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