16 gennaio 2024 15:54

Il mio fidanzato mi ha lasciato da poco. Mi ha confessato che sta lottando contro una dipendenza dalle orge e non è in grado di essere presente come vorrei. Praticamente fa uso di droghe ed entra su Grindr o Sniffies per cercare sex party a cui andare. La sua passione è farsi “inseminare” da sconosciuti. È passivo e gli piace farsi venire dentro da quanti più uomini possibile, e tenere il conto. A volte queste orge durano un’intera giornata. Capisco che il suo problema è l’uso di droghe, ma sono curioso su questo suo feticcio in generale. Ho trovato il tuo podcast e la tua rubrica utili per comprendere certi kink, e mi sono chiesto se hai qualcosa di illuminante da dirmi su questa fissa. Nella fattispecie le mie domande riguardano l’esperienza del passivo, cioè della persona che si fa scopare e venire dentro. Te le elenco:

  1. Perché farsi venire dentro da sconosciuti è così eccitante?
  2. Hai idea di quali possano essere le motivazioni psicologiche? In particolare della mentalità per cui non si rifiuta a nessuno di venirti dentro?
  3. Perché l’idea di tenere il conto è eccitante? Qual è il senso del farsi scrivere sul corpo, con un pennarello, il numero degli uomini che ti vengono dentro?
  4. Come mai chi ha questo kink molto spesso si fa bendare?
  5. Quali sono i pericoli, e quali precauzioni consiglieresti a chi ama farsi scopare così?

Ovviamente sono in pensiero per il mio ex, visto che si droga, e gli ho offerto tutto l’aiuto e l’appoggio emotivo che ho. Però la scoperta di questo kink mi ha un po’ destabilizzato, e vorrei capirlo meglio.

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Prima di rispondere alle tue domande – o girarle a qualcuno in grado di farlo – voglio che sia messa agli atti una cosa: gli interessi sessuali e i kink sono personali e soggettivi, e quella che per alcuni è una fantasia, per altri è un incubo.

Perciò, benché al mondo esistano senz’altro maschi gay che si eccitano facendosi venire dentro da sconosciuti (certi gay vogliono solo prenderlo nel culo da estranei che non indossano un preservativo), devo farti un appunto su come hai formulato la tua prima domanda. Magari non volevi insinuare che tutti i gay si eccitano a farsi venire dentro da sconosciuti, SEED, però alcuni lettori (lettori etero, giovani o scemi) vedranno la tua domanda e penseranno che esistono due tipi di maschi gay: quelli che trovano l’idea eccitante e la mettono in pratica, e quelli che trovano l’idea eccitante ma non sono abbastanza coraggiosi o abbastanza fatti da metterla in pratica. E non è così che stanno le cose.

Per certi gay – quelli della mia generazione – ancora oggi esiste un forte legame tra il farsi scopare a pelle e andare incontro a una morte lenta, prematura e atroce, ed è una cosa che ammazza ogni desiderio. Lo so, lo so, lo so: oggi abbiamo una pillola che presa ogni giorno protegge gli uomini sieronegativi dall’infezione da hiv; non rilevabile uguale non trasmissibile (undetectable = untrasmittable), ed esiste perfino una pillola del giorno dopo che aiuta a prevenire la trasmissione di sifilide, gonorrea e clamidia.

Magari farsi venire dentro da sconosciuti non è più il suicidio che era alla fine degli anni ottanta e nei primi novanta, ma per gli uomini che si ricordano di quando lo era, insomma, non è proprio il massimo.

E a non trovare eccitante la cosa non sono solo i gay più anziani. Anche parecchi maschi gay cresciuti con la profilassi pre-esposizione (Prep) e la formula U = U si accontentano di farsi venire dentro da una sola persona, di cui sanno nome, cognome e soprannomi. E ad alcuni gay non piace proprio la penetrazione; si chiamano sides, e vogliono venire addosso o vicino agli uomini che li eccitano, non dentro.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Detto tutto questo, ammetto che lo capisco.

Sono un maschio gay, ai maschi gay piace il cazzo, e a certi maschi gay piace fare scorpacciate di cazzo. E le cose messe sotto accusa da chi vuole condannare o patologizzare il sesso di gruppo anonimo – l’oggettificazione, la disumanizzazione, i rischi controllabili ma ineliminabili – sono proprio quelle che certi trovano più eccitanti. E non sono solo i gay a trovare arrapanti le orge. I gay magari hanno meno difficoltà a organizzarle per tutta una serie di motivi (esistono le app di rimorchio, gli uomini sono dei porci e hanno meno motivo di temere la violenza sessuale), ma non è che le orge se le siano inventate loro, o ne detengano il brevetto. Anche a un sacco di donne piace il cazzo, e alcune di loro hanno fantasie di gang bang. E alcune di queste, con l’aiuto di partner fidati, riescono a realizzarle.

Dunque, SEED, ho girato il tuo elenco di domande a un uomo che ha la stessa passione del tuo ex fidanzato, con la differenza che per praticarla non ha bisogno di droghe, e la cosa non interferisce con la sua capacità di stabilire relazioni. È attivo in rete, ma preferisce non essere preso di mira e svergognato. Perciò lo chiameremo Football Jock Bottom.

  1. “In fondo in fondo siamo animali”, dice Football Jock Bottom. “Gli uomini sono animali che hanno bisogno di venire, parecchio. E io trovo eccitante poter fornire ad altri uomini questo servizio. A loro piace da matti: niente convenevoli, arrivi, ti svuoti e torni a farti i fatti tuoi. Mi sono fatto venire dentro da ogni genere di uomini: scapoli e sposati, giovani e vecchi, grossi e piccoli, effeminati e virili, cis e trans, dichiarati e repressi. Per me il momento in cui un uomo perde il controllo e non riesce più a trattenersi è la cosa più eccitante del mondo, e quando mi faccio scopare così posso vivere quel momento parecchie volte”.
  2. Nella sua email, FJB non ha risposto a questa domanda. Ma se uno si eccita facendosi venire dentro da quanti più uomini possibile, in un singolo incontro o nel corso di una vita, ha senso che non si rifiuti a nessuno, no?
  3. “Io non mi faccio scrivere niente sul corpo, non fa per me”, dice FJB. “Però gli attivi in queste situazioni ti chiedono continuamente quanto sperma hai già dentro. Se non ne hai abbastanza, alcuni aspettano che tu sia ben infarcito. Certi uomini vogliono proprio metterlo dentro a un culo caldo e grondante”. E non c’è proprio niente che dica “caldo e grondante” come un numero dieci o quindici scritto sul corpo.
    1. “Io non mi faccio mai bendare, e neanche la maggior parte dei miei amici, però mi piace indossare il casco da football, per me è quello a dare il senso di anonimato”, dice FJB. “Facendo a meno della vista, posso concentrarmi sulle sensazioni che provo facendomi scopare. E poi, certe volte, prenderlo da tutti significa anche farsi venire dentro da qualcuno che non trovi canonicamente attraente; perciò in quel senso una benda può aiutare il passivo a godere comunque”.
  4. “I pericoli e le precauzioni sono una cosa di cui non parliamo abbastanza”, dice FJB. “A parte il rischio biologico di farsi scopare senza preservativo da tanti uomini, c’è un rischio per l’incolumità fisica. Ci si espone a potenziali danni da parte di malintenzionati. Io sono grande e grosso; se mi sento in pericolo, mi alzo e mostro la mia stazza. Però è importante avere un amico che sappia dove sei e cosa stai facendo, e possa contattarti per sapere come stai. Io raccomando la discrezione quando si chatta in rete, e se qualcuno è aggressivo nei messaggi, probabilmente lo sarà anche dal vivo. Evito anche gli uomini sotto l’effetto di metanfetamine. A parte questo, è fondamentale avere un medico di larghe vedute che ti prescriva le vaccinazioni e i farmaci che ti serviranno. Prep, doxypep, esami di routine, tutti i vaccini, compresi quello antinfluenzale e quello per il covid-19. Io non ho malattie a trasmissione sessuale dall’aprile 2022, e finora non ho avuto ripercussioni a lungo termine sulla salute. Come in ogni cosa, però, è importante agire con moderazione. Praticare questo tipo di sesso nel modo giusto e in sicurezza richiede molto impegno e una programmazione attenta, ma dei rischi ci saranno sempre. Infine, anch’io, come il suo ex fidanzato, pensavo di non poter avere una relazione. Non mi sentivo degno di essere amato perché mi piace farmi venire dentro da tanti. Ho imparato a vivere di nuovo momenti di autentica intimità con gli uomini grazie a due anni di terapia e dedicandomi seriamente al fisting. Nessuno dovrebbe sentirsi indegno di essere amato solo perché gli piace farsi riempire il culo di sperma”.

Voglio ringraziare Football Jack Bottom e accennare brevemente all’elefante nella stanza: i problemi di droga del tuo ex fidanzato. Uno che per godersi qualcosa ha bisogno di annullare le proprie inibizioni con la droga o l’alcool, SEED, quasi sempre lo sta facendo male o per i motivi sbagliati. Io credo che i nostri corpi ci appartengano, o quantomeno dovrebbero appartenerci, il che significa che spetta a noi usarli, condividerli e consumarli. Se è così che il tuo ex fidanzato vuole usare (o far usare) il suo corpo, la scelta sta a lui. Se però non è in grado di farsi usare senza ricorrere alle droghe (salvo poi dare a loro la colpa), allora non si sta godendo la vita con dei kink estremi, SEED. Se la sta distruggendo, con atti di autolesionismo spacciati per kink.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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