26 gennaio 2024 16:16

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Frequentavo un tizio da circa quattro mesi. In pratica stavamo insieme, facevamo tutte le cose normali da fidanzati. Andava tutto benissimo, finché ieri sera non mi ha detto che quello che prova per me non significa niente perché l’ha già provato anche per altre in passato, e nessuna storia è mai durata. Mi ha detto che quello che c’è tra noi “non è abbastanza”. Non so neanche se ho capito che vuole dire. Ieri sera mi ha detto anche che mi ama, ma se n’è andato lo stesso. Sono davvero confusa. Hai qualche idea?

– What The Fuck

Grazie di aver contattato Savage Love. Abbiamo a cuore le vostre domande, e uno dei nostri incaricati vi risponderà al più presto.

Ma prima… È il momento del poliamore. Solo nelle ultime due settimane hanno pubblicato lunghi articoli sui rapporti poliamorosi il New York Times, il New Yorker, il New York Magazine e il New York Post. Perfino al talk show The View ci si sono accapigliate sopra. Da un giorno all’altro i discorsi sul poliamore si sono fatti così rumorosi che alcuni conservatori sono convinti che sia un complotto. Conservatori? Complottisti? Ma quando mai! “La carica è partita”, ha scritto su X la scorsa settimana Matt Walsh del Daily Wire. “Ecco la prossima frontiera nella guerra alla famiglia!”.

Non è partito niente, Matt, è successo qualcosa di molto più banale. È uscito un libro, intitolato More. A memoir of open marriage, di Molly Roden, scrittrice di Brooklyn. Ci sono stati dei comunicati stampa, e grazie a un’operazione di marketing tanto imponente quanto riuscita (congratulazioni all’ufficio stampa della Penguin Random House!) il poliamore, all’improvviso, è ovunque.

Se fossi un altro genere di autore – se fossi un minimo votato all’autopromozione – in questo momento potrei gongolare. Mi è stato attribuito il merito di aver sdoganato i discorsi sulla non monogamia etica; ho affrontato il tema nella rubrica e nel podcast, e come ospite a The View e al Colbert Report. Ma invece di vantarmi per questo momento di gloria del poliamore, vorrei fare un po’ di controprogrammazione. Mentre tutti quanto parlano di rapporti poliamorosi, io parlerò di rapporti monogami.

Non sono qui per demolirli, sono qui per renderli un po’ più resistenti; non all’inesistente complotto ordito dai poliamorosi, ma alle dannosissime stronzate che le persone monogame insistono a volersi raccontare.

Sto parlando, com’è ovvio, del concetto di microtradimento.

Se il tradimento va considerato imperdonabile, come sembra voglia fare la maggioranza delle persone monogame, allora la definizione di tradimento andrebbe circoscritta il più possibile. O almeno così dovrebbero fare le persone monogame se davvero tengono alla stabilità dei loro matrimoni, cosa di cui, sinceramente, comincio a dubitare. Ciò spiegherebbe perché le persone monogame hanno passato gli ultimi dieci anni ad allungare l’elenco delle cose che contano come tradimento: dal guardare porno ai messaggi di buon compleanno inviati agli ex, qualunque cosa è bollata come microtradimento. Se fossi anch’io di mentalità complottista, se fossi anch’io un Matt Walsh, forse vedrei in questo sforzo costante di creare microtradimenti un complotto per distruggere i rapporti monogami.

In ogni caso, questa settimana, mentre tutti parlavano di poliamore, qualcosa è successo davvero, sotto forma di post su Instagram: “Ventuno esempi di microtradimento”. L’autrice è Manahil Riaz, consulente di coppia e residente in Texas. A titolo di pubblico servizio, voglio condividere l’elenco di Riaz e chiarire, un punto alla volta, cosa costituisce tradimento e cosa no. Non lo faccio per promuovere il poliamore (perché in quel caso ho già fatto abbastanza), ma per proteggere la monogamia (perché a voi serve tutto l’aiuto che potete ricevere).

1 Inviare messaggi ad altri di nascosto

Non è tradimento. Mettiamo per esempio che il vostro partner stia scrivendo di nascosto alla vostra migliore amica per la festa a sorpresa dei vostri quarant’anni. Inviare messaggi di nascosto in presenza del partner non è mai una buona idea, e può suscitare quel tipo di sospetti che danno la tentazione di ficcanasare anche a chi di solito è ragionevole. Tuttavia, “scrivere di nascosto” è una definizione troppo vaga e priva di significato, e proclamarla una forma di tradimento può incoraggiare persone insicure, violente o maniache del controllo a terrorizzare i partner per dei messaggi innocui. E per la cronaca: le persone impegnate, comprese quelle monogame, hanno diritto ai loro amici, a un po’ di privacy, a qualche stupido scherzo da condividere solo con i suddetti amici e via dicendo.

2 Vedersi con altri di nascosto

Non è tradimento. Mettiamo per esempio che vostro marito debba vedersi con la vostra migliore amica per organizzare la festa a sorpresa dei vostri quarant’anni. O che la vostra attuale moglie si stia vedendo con l’ex marito per questioni che riguardano i loro figli, e che voi vi facciate venire l’esaurimento nervoso ogni volta che loro si incontrano, e quindi vostra moglie abbia deciso di risparmiare l’ansia a voi e lo stress a se stessa, non dicendovi niente di quell’appuntamento, né ora né mai. È vero che chi tradisce incontra l’amante all’insaputa del partner – è senz’altro una cosa che succede con il tradimento – ma come per l’esempio precedente, anche qui non si fa distinzione tra gli incontri clandestini leciti e quelli illeciti.

3 Lamentarsi di te con altri

Non è tradimento! E poi, che cazzo… Stando al suo sito, Riaz è una consulente di coppia. Stare a sentire gente che si lamenta del partner è letteralmente il suo mestiere. E poi scusate, se la gente non potesse lamentarsi dei coniugi con i propri amici, colleghi e consulenti di coppia, il numero di omicidi schizzerebbe alle stelle. (Speriamo tanto che la signora Walsh abbia qualcuno con cui lamentarsi del signor Matt Walsh).

4 Scambiarsi occhiate significative con altri

Non è tradimento. Lanciare a qualcuno un’occhiata significativa è il modo con cui una persona sposata comunica a terzi di essere consapevole che il coniuge si sta comportando in maniera irragionevole o ridicola, e che più tardi glielo farà presente. Capita che un’occhiata significativa voglia dire: “Io e te ce la intendiamo, e ah ah ah mio marito è un idiota!”. Ma il più delle volte vuol dire: “Lo so che in questo momento sta facendo lo stronzo, e mi dispiace”. (Immagino che la signora Walsh adoperi almeno una decina di volte al giorno la seconda occhiata, e spero che almeno una volta nella vita abbia modo di usare la prima).

5 Dire frasi come: “Se non fossi impegnato…”

Non è tradimento. Le persone sposate e monogame utilizzano questa frase o una delle sue molte varianti (“Se fossi single…”, “Se fossi più giovane…”) per comunicare ad altri la propria indisponibilità. È un rifiuto impacchettato dentro a un complimento, che magari è sincero o magari no, ma rimane pur sempre un rifiuto.

6 Restare in contatto con gli ex

Non è tradimento. I figli non sono l’unico motivo per cui a volte le persone rimangono in contatto con gli ex. Alcuni lo fanno perché – la prego, si sieda, Riaz – con gli ex ci si trovano bene. Quando il vostro partner è in rapporti amichevoli con un ex o una ex, non è un cattivo segno: è un ottimo segno. Chi è odiato da tutti i propri ex e non vuole averci niente a che fare è quasi sempre una persona tremenda; chi è troppo insicuro per permettere al coniuge di mantenere rapporti cordiali con gli ex è sempre uno stronzo; e includendo questo punto nell’elenco, Riaz gli sta dando una grossissima mano.

7 Battute provocanti

Non sono un tradimento. A volte chi ha un rapporto monogamo vuole sentirsi desiderato – e sentirsi ancora capace di sedurre – e scambiarsi qualche battuta provocante con uno sconosciuto/collega/chatbot attraente può appagare questa necessità importante.

8 Creare un profilo su un sito o app d’incontri

Ok, questa la concedo. Però a volte le persone sposate vanno sulle app d’incontri perché vogliono sentirsi desiderate da qualcun altro, e non perché abbiano davvero in mente d’incontrarlo, pur mettendosi nella posizione di essere parecchio tentati di farlo. Se trovate il vostro coniuge su un’app d’incontri andate a farvi una passeggiata nel quartiere, ascoltate Escape su Spotify almeno cinque volte, poi tornate a casa e parlatene.

9 Cercare di fare colpo su qualcuno che ci piace

Non è tradimento. Le persone sposate e monogame vogliono essere considerate in gamba dalle persone che si scoperebbero se potessero (cioè dalle persone che si scoperebbero se fossero single o eticamente non monogame). Tutti vogliono fare colpo sulle persone che trovano attraenti. È un impulso umano naturale e, seriamente, come dovremmo saziarlo? Facendo gli stronzi di professione 24 ore su 24? Non possiamo mica essere tutti Matt Walsh.

10 Inviare proprie foto ad altri

Mai? Neanche alla nonna?

11 Parlare con altri di desideri intimi

Non è tradimento. Le donne parlano dei propri desideri intimi con le amiche, gli uomini fanno altrettanto con i loro amici maschi, e le persone impegnate e monogame vanno su Reddit per vantarsi o dire stronzate sui propri desideri intimi. Sentirsi isolati all’interno della coppia – sentirsi dire che non è permesso lamentarsi con nessun altro del proprio rapporto, né parlare dei propri desideri e timori più intimi e quant’altro – è segno che forse non è un rapporto sano. Questo è un consiglio tremendo.

14 Seguire account sconvenienti su Instagram

Non è tradimento. E poi, chi stabilisce cos’è sconveniente?

15 Dare il proprio numero a uno sconosciuto

Non è tradimento. Certo, potrebbe indicare la volontà di tradire, o portare a quel genere di sexting notturno che sfocia nel tradimento. Ma potrebbe anche solo indicare la volontà di scambiarsi meme o punteggi di Wordle.

16 Fare “stalking” su internet a qualcuno che ci piace

Lo stalking è reato, nessuno dovrebbe farlo a nessuno, ma una persona sposata e monogama che segue qualcuno su Instagram perché lo trova sexy non sta facendo stalking. Sta guardando. E come dicevano le persone sposate e monogame quando venivano beccate a guardare prima che arrivasse questa stronzata del microtradimento: “Guarda che sono sposato, mica morto!”.

17 Dedicare attenzioni speciali a una certa persona

Non è tradimento. Le persone sposate e monogame non devono dedicare “attenzioni speciali” ad altre usando i genitali. Il problema con questo metro di giudizio è lo stesso di tanti altri elenchi: può facilmente essere usato come un’arma da partner violenti o maniaci del controllo, perché chi stabilisce cosa significa “attenzioni speciali”?

18 Commentare e mettere like alle foto di altri

Non è tradimento. Io commento e metto like alle foto di mia sorella, ma non per questo voglio farmi una tresca con lei. Se controllare i like e i commenti del coniuge vi rende infelici, allora magari evitate di farlo.

19 Cercare di farsi notare da qualcuno in modo seduttivo

Non è tradimento. Cercare di farsi notare non presuppone l’intento di tradire, e farsi notare non equivale ad aver tradito. Ripeto: le persone sposate, comprese quelle monogame, sono sposate, mica morte.

20 Fare domande personali o inopportune

Non è tradimento. E ribadisco: non è quello il mestiere di un consulente di coppia?

21 Rivolgersi ad altri in un momento difficile per la coppia

Non è tradimento. Se non potete andare incontro alle necessità emotive del vostro partner per un qualsiasi motivo (tipo un momento difficile per la coppia), non è che quelle necessità spariscano e basta. Io personalmente sono grato a chi è stato vicino a mio marito, venendo incontro alle sue necessità emotive, quando non potevo essere io a farlo in alcuni momenti difficili del nostro lunghissimo matrimonio.

Ti ringraziamo per la pazienza, WTF, e ora ecco alcuni consigli da uno dei nostri specialisti: sei stata mollata, come immagino ti sarai accorta, e mi dispiace tanto. Mi rendo conto che essere mollati fa schifo, però quasi tutti si riprendono, e probabilmente ti riprenderai anche tu. Quanto a lui, o mentiva quando ha detto di amarti mentre ti lasciava, il che sarebbe crudele e squalificante (un tizio del genere non lo vuoi frequentare), oppure diceva la verità e ti ha lasciata lo stesso, il che sarebbe folle e squalificante (un disastrato del genere non lo vuoi frequentare).

P.S. Ho modificato leggermente l’elenco di Riaz per maggiore chiarezza.

P.P.S. La china che dai pessimi consulenti di coppia conduce al divorzio esiste eccome, ed è un pericolo maggiore per la famiglia (cioè per tutte quelle coppie sposate e monogame con figli che ci sono là fuori) di un milione di articoli sul poliamore. Forse sarebbe il caso che Matt Walsh si preoccupasse di questo.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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