17 aprile 2024 16:01

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Il mio fidanzato vuole che gli dia il permesso di andare con delle lavoratrici del sesso. Prima che stessimo insieme lo ha fatto parecchie volte. Va in Canada, dov’è legale e in teoria più sicuro. Lui dice che sta solo cercando di mostrarsi aperto e sincero sul suo desiderio di variare un po’, e che dovrei essere contenta che lui non mi voglia tradire. A me sembra che mi stia minacciando neanche troppo velatamente di tradirmi con o senza il mio permesso. Lui dice che non è così. Idealmente lui, che ha 53 anni, preferirebbe una relazione aperta dal punto di vista sessuale, mentre io, che ho quarantasei anni, preferirei una situazione semimonogama. Prima di cominciare a frequentarci siamo stati amici per vent’anni, facciamo ottimo sesso (anche se meno di quanto vorrei), su tutto il resto andiamo d’accordissimo e insieme ci divertiamo da morire. Questo è sicuramente il nostro problema più grande. Sono chiusa e bigotta a volergli negare la varietà che desidera? Io mi considero di mentalità abbastanza aperta, ma questa cosa mi destabilizza tantissimo. Non sono del tutto contraria alle avventure. Sono aperta agli incontri a tre, ai sex party, eccetera, ma sono tutti scenari in cui facciamo cose insieme. In passato ho già avuto relazioni non monogame (con il consenso di entrambi), ma a questo punto della mia vita non ne ho più le forze.

A parte i timori per la sicurezza, ho degli scrupoli morali rispetto al sesso come professione. Riesco a pensare solo: “Quale donna che abbia rispetto per se stessa sopporterebbe una cosa del genere?”. L’altra questione è che lui ha vari precedenti di storie con donne molto più giovani, a volte anche più di vent’anni. Forse io sono la prima fidanzata “adatta alla sua età” che ha mai avuto. So di essere ancora molto sexy e attraente, e ricevo avances di continuo, ma la verità è che non sarò mai più giovane e soda. Le professioniste con cui lui andrebbe lo sono. Cosa ne pensi, Dan? Siamo spacciati? Riusciremo a essere entrambi appagati da questa relazione? Oppure dobbiamo lasciarci?

– Verklempt In Vermont

Leggendo la tua lettera mi è venuta in mente un’espressione, VIV, che però non ti tranquillizzerà: divergenze inconciliabili. Tu non accetti l’idea che il tuo fidanzato frequenti professioniste del sesso; il tuo fidanzato non accetta l’idea della monogamia, o del tipo di non monogamia che tu saresti disposta a esplorare, se fossi interessata esplorarla, e non mi pare che tu lo sia. Anche se in teoria sei attratta dai sex party, dagli scambi di coppia, dagli incontri a tre e altre forme di non monogamia in cui la coppia gioca insieme, VIV, in pratica la cosa non sembra ti attiri più di tanto. E se dicessi al tuo fidanzato quello che hai detto a me, cioè che non hai più le forze per praticare la non monogamia, potrebbe venirgli il timore che la promessa dei sex party e degli incontri a tre non sarà mai mantenuta. Quindi, per variare un po’, lui preferirebbe avere il tuo permesso di combinare qualcosa per conto suo (frequentare professioniste durante i viaggi di lavoro) invece di aspettare qualcosa che potrebbe non capitare mai (frequentare sex party con te). È anche possibile che il tuo fidanzato preferisca il sesso a due, con te o altre partner, ai giochi di gruppo che forse saresti disposta a concedergli.

Il che significa che vi trovate a un bivio. Per essere felice, al tuo fidanzato serve una cosa specifica, cioè il permesso della partner per frequentare delle professioniste, mentre a te serve il contrario: non solo la promessa che lui si astenga dal frequentare professioniste, ma idealmente un partner che non provi alcun interesse per il sesso al di fuori della relazione. E lui non è quel partner.

Parafrasando Maya Angelou, quando qualcuno lascia intendere in modo inequivocabile chi è, credigli subito. Anche se il tuo fidanzato non si è esplicitamente dichiarato incapace di impegnarsi nella monogamia, ti ha fatto capire abbastanza chiaramente che preferirebbe non dovercisi impegnare. Credo che il messaggio inequivocabile, in questo caso, sia il fatto che lui abbia omesso il non frequentare professioniste dall’elenco delle alternative possibili.

Significa quindi che la vostra relazione è spacciata? Avete molte cose dalla vostra: un rapporto lungo, buon sesso (anche se ne vorresti di più) e tanto affetto. Uno dei due però dovrà cedere, dovrà pagare il prezzo d’ingresso per far funzionare questa relazione. E se il tuo fidanzato accetterà di non frequentare professioniste in cambio della promessa di un incontro a tre ogni tanto, tu ti sentirai in obbligo di fare cose che magari non ti vanno, VIV, e sarà difficile verificare che lui non ti stia tradendo. Dovrai fidarti della sua parola o non perderlo di vista neanche per un attimo. E il fatto che tu ti senta vagamente minacciata di tradimento non è un buon segno, a meno che tu non sia disposta ad accantonare i tuoi timori, o a praticare la sospensione dell’incredulità, o a diventare tolleamorosa.

P.S. L’autore e professionista del sesso Alexander Cheves è entrato nel caffè berlinese in cui stavo scrivendo la risposta alla tua domanda, VIV. Dato che anche Cheves tiene una rubrica di consigli sul sesso, gli ho chiesto di dare un’occhiata alla tua domanda e darmi un parere.

“Innanzitutto i professionisti del sesso non sono tutti donne”, dice Cheves, “e nei luoghi in cui è legale, il lavoro sessuale non è sicuro solo in teoria, ma anche in pratica. A ViV direi che la trasparenza dimostrata dal suo fidanzato fa di lui un buon partner potenziale. Ha stabilito il suo prezzo d’ingresso, come lo chiami tu, Dan, e ora ViV deve decidere se è disposta a pagarlo. In generale credo che le persone pongano troppe condizioni irrinunciabili, però il fatto di non volere lo stesso tipo di relazione, cioè non volere la monogamia o la stessa versione di non monogamia, è spesso un segno che sì, la relazione è spacciata”.

Francesca Ghermandi

Sono un uomo, perlopiù gay ma lievemente bisessuale. Di recente, grazie ai farmaci per il diabete, ho perso parecchio peso (senza volerlo), e mi è tornata inaspettatamente la voglia di uscite, compagnia e sesso per la prima volta dopo anni! Non ho una relazione da vent’anni e non scopo da almeno quindici. Grazie alla terapia sostitutiva a base di testosterone, oltre alla salute in generale è migliorato anche l’aspetto sessuale, e sono pronto a riscoprire la sessualità. Però non frequento nessuno da prima della fine del secolo! La tecnologia è cambiata, il modo in cui le persone si frequentano è cambiato e le mie capacità fisiche sono cambiate al punto che non so bene come muovermi. Sono anche un po’ agitato e spaventato. Una buona opzione mi sembra quella di rivolgermi a un servizio di escort, cioè sesso su misura a fronte di un compenso. Sono aperto anche a incontri che prevedano solo effusioni e non per forza sesso. Avendo l’imbarazzo della scelta, e così poche conoscenze al riguardo, mi sento bloccato. Gradirei tanto un consiglio su come sciogliermi.

– Back On Top

“Bot si è già risposto da solo alla domanda”, dice Cheves. “Ha pensato che un escort potrebbe aiutarlo – e lo credo anch’io – e dice di voler tornare al sesso e all’intimità un passettino alla volta. E quella di procedere a piccoli passi insieme a una persona fidata invece di buttarsi a capofitto è un’ottima idea; si sta già dando da solo i consigli premurosi che gli avrei dato se avesse scritto a me”.

Scattati qualche foto bella e rappresentativa, Bot, creati un profilo e ringrazia la tua buona stella di essere tornato a darti da fare in un momento in cui sembra che tutti vogliano un daddy bonazzo. E oltre a prenotare qualche ora con un paio d’escort, informati anche su un life coach per uomini gay. Proprio come esistono tizi che di mestiere prendeno cazzi, esistono anche tizi che di mestiere aiutano altri maschi gay a imparare come muoversi nella vita, sulle app d’incontri e via dicendo.

“Comunicare in rete, a stabilire legami emotivi, e a distinguere sesso e sentimenti, sono tutte lezioni utili per Bot, che un po’ dovrà imparare da zero e un po’ rispolverare le conoscenze, perché magari le ha dimenticate. Inoltre, dovrebbe tenere a mente che, pur essendo più anziano, troverà delle disparità di conoscenza ed esperienza fra sé e i partner, non solo quelli più giovani di lui. Dovrà imparare un linguaggio nuovo, quello della comunicazione sulle app, e farà degli errori. Si prenderà anche qualche cotta non corrisposta e potrebbe ritrovarsi con il cuore spezzato. E anche queste sono esperienze cruciali, per quanto dolorose”.

Potete seguire Alexander Cheves su X, leggere la sua rubrica di consigli per uomini a cui piacciono gli uomini e ordinare il suo libro My love is a beast.

Sono sposato da due anni e mia moglie ha appena scoperto che mi ero abbonato a degli account OnlyFans. Lei lo considera un tradimento, cosa che mi ha davvero stupito. Abbiamo parlato apertamente del fatto che guardiamo entrambi porno, ma l’aver pagato dei soldi per vedere persone precise non rientra in questo ambito, e il non averle detto che guardavo porno a pagamento è la conferma, secondo lei, che sapevo di essere in torto. Io pensavo che se lei lo avesse scoperto sarebbe stato al massimo un po’ imbarazzante, non una di quelle cose che distruggono una relazione. Lei invece dice che non sa se riuscirà a passarci sopra, se potrà fidarsi ancora di me o addirittura se vorrà ancora scoparmi. Quando cerco questo tema su Reddit, sembra che tutti ritengano un tradimento pagare per usare OnlyFans. Io non ho mai mandato messaggi a nessuno, ho solo pagato per guardare dei porno, cosa che mia moglie sa, dato che i miei account li ha visti. C’è qualcosa che mi sta sfuggendo? E non è che io sia tossico di porno a pagamento: era giusto qualche account. Non capisco perché lei non si fidi di me quando le dico che smetterò, ora che so che a lei non va. Per lei è come se fossi andato a letto con un’altra e avessi detto: “Adesso che mi hai beccato non andrò più a letto con altre”. Io non riesco proprio a vederla allo stesso modo. Come posso riguadagnarmi la sua fiducia e non farmi considerare uno schifoso pervertito che ha violato i suoi paletti?

– Paying For Porn

Insomma, a tua moglie andava bene il consumo di porno, tuo e suo, fintanto che ti facevi le seghe su roba amatoriale diffusa gratuitamente o contenuti professionali piratati. E invece tirare fuori ogni tanto la carta di credito e ripagare gli attori porno del lavoro svolto? A tua insaputa, Pfp, tua moglie questo lo considerava tradimento e, sempre a tua insaputa, tua moglie è una di quelle persone la cui definizione di tradimento è abbastanza elastica da comprendere cose che in realtà non lo sono e, anche qui a tua insaputa (non c’è due senza tre), i tradimenti, anche quelli che in realtà non lo sono, tua moglie non è capace di perdonarli né di superarli.

Se avessi saputo che tua moglie considera tradimento l’abbonarsi a OnlyFans, non avresti mai tirato fuori la carta di credito. Però non lo sapevi, perché tua moglie non te lo aveva detto – e questa era decisamente una cosa che andava conosciuta, prima di sposarsi – e dato che io non ho una macchina del tempo e non posso riportarvi indietro di tre anni per spedirvi da un consulente di coppia prima delle nozze, non credo di poterti aiutare. E se anche avessi una macchina del tempo, non so quanto sarebbe utile. Perché ci sono buone probabilità che il problema non siano i tuoi abbonamenti a OnlyFans, Pfp, ma tua moglie che si è pentita dell’acquisto fatto. Se era scontenta del vostro matrimonio e cercava un motivo per sfilarsi, può darsi che abbia preso come pretesto i tuoi account di OnlyFans. Se è così, non ci sono macchine del tempo e consulenti di coppia che tengano.

P.S. Prima che arrivasse internet a sconvolgere l’industria del porno, tutti pagavano, oppure avevano un fratello maggiore o uno zio in gamba. Playboy, Penthouse, Mandate e Drummer non cascavano dagli alberi. I film per adulti non venivano proiettati nelle biblioteche pubbliche. I libri osceni non apparivano sui comodini per magia. Siti come OnlyFans e JustForFans hanno le loro pecche, ma hanno permesso ai professionisti di guadagnarsi da vivere, e ai dilettanti con piedi fotogenici di arrotondare un po’.

(Traduzione di Francesco Graziosi)

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