19 giugno 2015 12:49

Un nuovo farmaco potrebbe aiutare a combattere la malaria. È stato infatti scoperto un composto chimico, chiamato Ddd107498, che interferisce con lo sviluppo del Plasmodium falciparum, l’organismo che causa la malaria.

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Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che il Ddd107498 blocca la sintesi delle proteine nel plasmodio, grazie all’azione sul fattore eef2, fondamentale per il funzionamento del ribosoma, la macchina molecolare che legge l’informazione genetica contenuta nell’rna e la trasforma in proteina. Ian Gilbert e colleghi hanno verificato l’efficacia del composto sui topi e hanno verificato la non tossicità sulle cellule dei mammiferi. Dopo ulteriori verifiche, si può ipotizzare una sperimentazione clinica.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature, l’eventuale farmaco sviluppato potrebbe essere efficace anche in una singola dose, un vantaggio molto grande. Inoltre, potrebbe costare circa un dollaro a dose e quindi essere accessibile nei paesi a basso reddito, particolarmente colpiti dalla malattia.

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che i decessi per malaria siano stati 584mila in tutto il mondo nel 2013, distribuiti soprattutto nei paesi dell’Africa subsahariana. A causa della diffusione della resistenza del plasmodio ai farmaci finora usati, in particolare l’artemisinina, è forte l’esigenza di trovare nuovi antimalarici.

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