21 maggio 2016 15:08

Il lungo collo della giraffa è un’icona della biologia, “il punto focale delle teorie evoluzionistiche contrastanti di Lamarck e Darwin”, scrivono Morris Agaba, Douglas Cavener e colleghi su Nature Communications. Il gruppo di ricercatori ha contribuito alla comprensione della storia evolutiva della giraffa determinandone la sequenza del dna. Ha anche analizzato il genoma dell’okapi, l’altro membro della famiglia dei giraffidi. Dallo studio emerge come il collo della giraffa si sia evoluto insieme alle caratteristiche cardiovascolari che permettono la vita di un animale così particolare.

Per la ricerca sono stati utilizzati campioni prelevati da due femmine di giraffa e da un okapi maschio. Nella giraffa alcuni geni che nei mammiferi tendono a conservarsi hanno subito piccoli cambiamenti. Per esempio, sono mutati alcuni geni che regolano lo sviluppo dello scheletro. Sono diversi anche alcuni geni che influenzano la pressione del sangue, molto alta a causa del lungo collo. L’adattamento al consumo di foglie di acacia, piene di alcaloidi tossici, può essere collegato ad altri geni che regolano il metabolismo.

L’okapi sembra condividere alcune caratteristiche genetiche della giraffa, forse ereditate da un antenato comune. Per esempio, si pensa che l’antenato comune avesse un collo più corto di quello della giraffa, ma più lungo di quello dell’okapi.

Secondo gli autori, è utile studiare il sistema circolatorio nelle giraffe, perché potrebbe aiutare a capire alcuni problemi di ipertensione nelle persone.

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