Un palestinese trasporta acqua in un campo per sfollati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il 4 aprile 2024. (Mohammed Abed, Afp)

Israele ha annunciato che autorizzerà la consegna “temporanea” di aiuti nella Striscia di Gaza assediata, minacciata dalla carestia, attraverso il porto di Ashdod e il valico di Erez, il giorno dopo che il suo principale alleato, gli Stati Uniti, ha mandato a Tel Aviv un avvertimento senza precedenti.

L’annuncio arriva in un momento in cui la pressione internazionale sta aumentando sul governo israeliano, con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha ventilato per la prima volta la possibilità di condizionare gli aiuti statunitensi a Israele a misure “tangibili” per affrontare il disastro umanitario a Gaza.

“Il gabinetto (di guerra) ha autorizzato il primo ministro, il ministro della difesa (Yoav Gallant) e il ministro Benny Gantz ad adottare misure immediate per aumentare gli aiuti umanitari alla popolazione civile nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu in un comunicato.

“Questo aumento degli aiuti eviterà una crisi umanitaria ed è necessario per garantire che i combattimenti continuino e per raggiungere gli obiettivi della guerra”, ha aggiunto.

Secondo la dichiarazione, Israele autorizzerà la consegna “temporanea” di aiuti umanitari attraverso il porto israeliano di Ashdod, circa 40 chilometri a nord della Striscia di Gaza, e attraverso il valico di Erez tra il territorio palestinese e il sud di Israele. Le autorità israeliane permetteranno anche “un aumento degli aiuti giordani attraverso Kerem Shalom”, un valico di frontiera nel sud di Israele.

In un momento in cui la Striscia di Gaza sta affrontando una tragedia umanitaria, l’uccisione di sette lavoratori dell’ong statunitense World central kitchen (Wck) ha accentuato la pressione internazionale. L’esercito israeliano ha riconosciuto di aver commesso un “grave errore”.

Il padre di uno degli operatori umanitari uccisi, il canadese-statunitense Jacob Flickinger, ha detto che suo figlio “era abbastanza fiducioso di poter svolgere la sua missione in sicurezza”. “Sono rimasti fuori dai combattimenti, in aree controllate dall’esercito israeliano. Hanno seguito tutte le regole e le procedure, molto rigide, che Israele ha dato loro”, ha dichiarato John Flickinger alla Bbc.

Gli Stati Uniti, principale alleato militare di Israele, il 4 aprile hanno chiesto a Tel Aviv un “aumento” degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, affermando di voler vedere misure concrete adottate “nelle prossime ore e nei prossimi giorni”.

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