16 dicembre 2015 10:20

“Quando scrivo, le mie intenzioni non sono mai politiche”, dice il romanziere Orhan Pamuk. “Ma in quanto cittadino e uomo arrabbiato a volte non riesco a stare zitto”. “Non sono mai stati i miei libri a crearmi problemi in Turchia, ma le interviste e gli articoli che ho scritto”, dice, e chiede ai leader europei di fare più attenzione alle violazioni della libertà di parola e dei principi della democrazia nel suo paese. La seconda parte dell’intervista allo scrittore turco.

Orhan Pamuk è uno dei più noti scrittori turchi. È premio Nobel per la letteratura 2006. In Italia ha appena pubblicato La stranezza che ho nella testa (Einaudi).
La prima parte dell’intervista a Pamuk era dedicata al suo nuovo libro e ai suoi modelli letterari.