05 maggio 2014 13:47

Il 2 maggio due frane hanno colpito il villaggio di Aab Bareek, nel distretto di Argo, nel nordest dell’Afghanistan.

La prima frana ha travolto circa trecento abitazioni, ma mentre gli abitanti dei centri vicini erano impegnati nelle operazioni di soccorso c’è stato un secondo smottamento. Il 4 maggio le Nazioni Unite hanno detto che le vittime potrebbero essere 500, ma secondo il governatore della provincia del Badakhshan, di cui il distretto fa parte, il numero dei morti potrebbe arrivare a 2.700. Le autorità hanno dichiarato che sarà quasi impossibile recuperare i corpi, seppelliti sotto decine di metri di fango e detriti.

Le persone rimaste senza casa sono circa quattromila. In tutto il paese si stanno organizzando raccolte di beni di prima necessità e donazioni. Le Nazioni Unite stanno preparando rifornimenti di cibo, acqua e medicinali, mentre la Nato è pronta a inviare da Kabul un aereo per il trasporto di scorte, tende e coperte.

Altre 160 persone hanno perso la vita a causa delle forti piogge cadute nei giorni precedenti al disastro in diverse province del nord del paese, e secondo la Croce rossa internazionale decine di migliaia sarebbero state allontanate dalle loro case. Secondo le previsioni meteo le condizioni del tempo potrebbero restare difficili anche nei prossimi giorni.

Il 4 maggio in Afghanistan è stato proclamato giorno di lutto nazionale.

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