04 luglio 2017 18:05

“La mia esperienza di vita a Los Angeles è stata un susseguirsi di spostamenti da un posto all’altro in automobile”, afferma il fotografo Mike Mandel ripensando alla sua adolescenza in California, alla fine degli anni settanta.

Mandel ha solo 19 anni quando comincia a scattare i 75 rullini che compongono People in cars, una serie che immortala l’automobile come una delle icone definitive nell’immaginario statunitense. Le foto sono state scattate nel suo quartiere, a due passi da casa, con uno spirito irriverente sospeso tra istantanea e candid camera. Usa un obiettivo grandangolare per stare vicino e costringere i soggetti a una reazione, non sempre positiva davanti alla macchina fotografica. “Con tutte le paranoie sulla privacy e sulla sorveglianza, oggi non potrei fare una cosa del genere”, osserva Mandel. “A quei tempi eravamo tutti più ingenui e devo ammettere che la maggior parte delle volte le persone rispondevano divertite”.

Tutti lavori di Mike Mandel sono stati raccolti nella mostra Good 70s, esposta prima nella galleria newyorchese Robert Mann e ora al San Francisco Moma, fino al 20 agosto. People in cars è diventato anche un libro.

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