Il punto alle 17
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha adottato una risoluzione che invita Mosca a “cessare immediatamente le azioni contro i siti nucleari ucraini”.
Dopo altri paesi europei, la Francia ha invitato i suoi cittadini la cui presenza non è “essenziale” a lasciare la Russia.
Seconda tornata di trattative
Il consigliere del presidente ucraino ha twittato l’immagine dei colloqui in corso con la delegazione russa: sul tavolo ci sono un cessate il fuoco immediato, un armistizio, corridoi umanitari per trasferire i civili dalle città bombardate.
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— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) ?
Lascia stare Putin, parla con i russi
Molti giornali e siti d’informazione europei hanno pubblicato un appello lanciato da persone della società civile russa la cui identità è nota ma non viene rivelata per la loro sicurezza.
Socializzato con l’hashtag #SkipPutinTalkToRussians l’invito è a rompere l’isolamento in cui i russi vivono e a rivolgersi direttamente a loro, spiegando la verità sull’occupazione dell’Ucraina: “Scrivi all’uomo d’affari con cui commerci. Scrivi ai funzionari statali. Agli uomini di potere. Ai militari. Ai politici di ogni genere. A ogni singolo russo che conosci”.
Putin%E2%80%99s war is not in the interests of the Russian nation. But the information bubble is preventing the Russian public from speaking out. That is where those outside Russia come in. An appeal from Russian civil society. %3Ca href=%22https://t.co/EFvFCcJIcp%22%3Ehttps://t.co/EFvFCcJIcp%3C/a%3E %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/SkipPutinTalkToRussians?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#SkipPutinTalkToRussians%3C/a%3E %3Ca href=%22https://t.co/TQLMT77Nzp%22%3Epic.twitter.com/TQLMT77Nzp%3C/a%3E
— Eurozine (@Eurozine) ?
Come una famiglia ucraina si prepara alla guerra
Mentre Kiev è sotto assedio, sempre più famiglie in città devono fare una scelta: restare in casa o prendere in mano le armi e combattere. Lo racconta questo video reportage del New York Times.
Doppio standard sui profughi
Un milione di persone sono già fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Nei giorni scorsi alcune istituzioni internazionali e semplici cittadini avevano denunciato un “doppio standard” nei confronti dei profughi, cioè una discriminazione nei confronti dei tanti stranieri – africani, maghrebini o mediorientali – in fuga dalla guerra, trattati come profughi di serie B.
Lo fa anche il vignettista filippino Zach.
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— Cartoonist ZACH (@cartoonistzach) ?
Un gruppo di civili impedisce alle truppe russe di conquistare la centrale nucleare di Enerhodar
Il 2 marzo una folla di ucraini ha formato una barriera per impedire all’esercito russo di entrare nella centrale nucleare di Zaporižžja, la più grande d’Europa, nella città di Enerhodar.
Nel filmato, diffuso sui social network da un funzionario ucraino, si vedono delle persone – alcune con in mano delle bandiere ucraine – radunate intorno a barricate fatte di auto, camion, pneumatici e sacchi di sabbia.
Pechino sapeva dell’invasione?
Secondo il New York Times all’inizio di febbraio la Cina aveva chiesto alla Russia di ritardare l’invasione dell’Ucraina fino alla fine delle Olimpiadi invernali. Il quotidiano riporta le parole di una fonte dell’amministrazione Biden e di un funzionario europeo.
Chinese officials told Russian officials in early February not to invade Ukraine before the end of the Winter Olympics in Beijing, according to senior Biden administration officials and a European official. %3Ca href=%22https://t.co/I9FMwf4mEQ%22%3Ehttps://t.co/I9FMwf4mEQ%3C/a%3E
— The New York Times (@nytimes) ?
La costruzione europea ha sempre fatto passi avanti nel contesto delle crisi. L’ultima è arrivata dall’estero e i 27 dovranno trovare il modo di uscire rafforzati dal “cambiamento epocale” di cui ha parlato il presidente francese. Il commento di Pierre Haski.
Il punto alle 9.30
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