◆ Alla conferenza delle Nazioni Unite Cop26, in corso a Glas­gow, si è discusso molto del taglio delle emissioni di gas serra. Anche le tecnologie a emissioni negative potrebbero avere un ruolo importante nel contrasto della crisi climatica. Si tratta di assorbire parte dell’anidride carbonica che nel corso dei decenni è stata immessa nell’atmosfera bruciando il carbone, il petrolio e il metano. Le tecnologie esistono già e sono usate, per esempio, nei sottomarini e nelle navette spaziali, scrive Mother Jones. Bisognerebbe svilupparle in modo da assorbire tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera.

Il governo statunitense, scrive il New York Times, ha promesso di finanziare le ricerche in questo campo per far scendere entro il 2030 il costo della cattura dagli attuali duemila dollari a tonnellata di carbonio a meno di cento. Si potrebbero costruire impianti industriali di grandi dimensioni o, in alternativa, creare sistemi diffusi composti da “alberi meccanici”, da installare ovunque. Questa soluzione s’ispira all’idea di piantare foreste per incamerare il carbonio in modo naturale, ma non richiede l’occupazione dei terreni agricoli. Poi bisogna trovare un modo per incamerare il carbonio assorbito. Un’ipotesi è di depositarlo nel sottosuolo, ma bisognerebbe costruire le infrastrutture necessarie. Il problema, scrive Die Zeit, è che le comunità locali potrebbero opporsi. I tre stati del nord della Germania con il potenziale maggiore si sono già detti contrari.

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Questo articolo è uscito sul numero 1435 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati