Ukhia, Bangladesh (Munir uz zaman, AFP/Getty Images)

Dal dicembre 2021 almeno trenta scuole comunitarie nei campi di Cox’s Bazar, dove vivono i profughi rohingya scappati dalla Birmania, sono state chiuse dalle autorità . Lo denunciano 25 organizzazioni, che definiscono la decisione “deleteria per lo sviluppo della comunità e una violazione del diritto all’istruzione dei bambini”, sottolineando il rischio di creare così una “generazione perduta”. Le strutture, scrive il Dhaka Tribune, supplivano a un ritardo del governo nel garantire a circa diecimila scolari l’accesso all’istruzione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1459 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati