Ludovic MARIN, AFP/Getty Images

La principale sorpresa del nuovo governo francese, presentato il 21 maggio, è la nomina a ministro dell’istruzione di Pap Ndiaye ( nella foto ), uno storico di origini senegalesi esperto di diritti delle minoranze. La scelta segna un netto distacco dalle campagne contro l’erosione della cultura francese portate avanti dal suo predecessore Jean-Michel Blanquer. Interpretata come un altro tentativo del presidente Emmanuel Macron di conquistare gli elettori progressisti in vista delle amministrative di giugno, la nomina ha suscitato forti polemiche: a destra molti hanno accusato Ndiaye di essere un pericoloso estremista. “Evidentemente non hanno mai letto una riga di quello che ha scritto”, commenta Mediapart.

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Questo articolo è uscito sul numero 1462 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati