Dopo sei mesi di apparente stabilità, la Bulgaria è precipitata in una nuova crisi politica. Il leader del partito populista Itn, l’ex cantante Slavi Trifonov, ha annunciato l’uscita della sua formazione dal governo di coalizione entrato in carica a dicembre 2021, al termine di un anno in cui i bulgari erano stati chiamati a votare per tre volte. L’esecutivo, guidato dall’economista Kiril Petkov, è ancora in piedi, ma senza maggioranza parlamentare. Secondo Rfl/Rl, “il governo è sempre più debole ed è solo questione di tempo prima che cada. Ma qualunque cosa succeda, una certezza c’è: la Bulgaria sta rallentando la sua marcia verso l’adozione dell’euro, le speranze di un miglioramento nei rapporti con la Macedonia del Nord stanno svanendo, e l’obiettivo di riformare la giustizia e istituire una commissione contro la corruzione davvero efficace è sempre più lontano”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1465 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati