Nei due anni successivi al colpo di stato militare in Birmania le zone di guerra si sono allargate, come i campi minati, scrive Irrawaddy. Sia l’esercito regolare sia la guerriglia che lo combatte usano le mine, un’arma importante soprattutto per la seconda, che è meno equipaggiata. Il risultato è che per i civili sono aumentati i pericoli. Dall’inizio della guerra civile, nel febbraio 2021, in 78 delle 330 circoscrizioni del paese sono esplose delle mine. Secondo l’Unicef, 241 persone sono morte e 670 sono rimaste ferite da questi ordigni tra l’aprile 2021 e marzo 2023.

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Questo articolo è uscito sul numero 1515 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati