Molte persone temono che l’intelligenza artificiale le metterà ai margini del mondo del lavoro, scrive l’Economist. Alcuni studi, in effetti, non fanno dormire sonni tranquilli: potrebbero subire scossoni senza precedenti settori come la consulenza legale, la contabilità e le agenzie di viaggio. “Ma gli economisti tendono a fare previsioni sull’automazione senza averla provata. Una decina d’anni fa molti studiosi sostenevano che i robot avrebbero distrutto milioni di posti di lavoro. Ma pochi di loro oggi sanno spiegare perché nei paesi dove sono più diffuse le nuove tecnologie, come la Corea del Sud, la disoccupazione è bassissima”. Usando alcuni dati relativi agli Stati Uniti, il settimanale sostiene che nel 2022 la quota di occupati in professioni considerate a rischio con l’arrivo dell’intelligenza artificiale non è crollata, ma è salita di mezzo punto percentuale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati