◆ Un giorno i medicinali e gli articoli per la casa di uso quotidiano potrebbero essere prodotti a partire dai rifiuti urbani e agricoli, e i carburanti sintetizzati usando grandi quantità di anidride carbonica ed energia. È lo scenario descritto su Nature da Eelco Vogt e Bert Weckhuysen, due ricercatori dell’università di Utrecht, nei Paesi Bassi. Potrebbe diventare realtà dopo il 2050, ma solo se ci saranno grandi finanziamenti alla ricerca. Sviluppare processi di raffinazione che facciano a meno degli idrocarburi è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di anidride carbonica. Per arrivare a questo traguardo si sta riducendo l’uso di petrolio, gas naturale e carbone nella produzione di energia elettrica. Ma se il percorso per sostituire le fonti fossili con quelle alternative, come il solare e l’eolico, è già stato tracciato, secondo i ricercatori olandesi in futuro rimarrà l’esigenza di produrre carburanti, perché potrebbe essere impossibile elettrificare tutti i trasporti, in particolare quelli aerei. I combustibili prodotti dalle biomasse potrebbero soddisfare parte della domanda, ma serviranno anche quelli sintetici. Inoltre sarà necessario sostituire gli idrocarburi nella fabbricazione di molti materiali di uso quotidiano, per esempio ricorrendo alle biomasse e al riciclo della plastica. Alimentare questi processi sarà una sfida, dato che secondo Nature la raffineria a emissioni zero richiederà dieci volte più energia di una convenzionale.

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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati