Cultura Schermi
Noi e loro
Vincent Lindon, Benjamin Voisin
Francia / Belgio 2024, 110’. In sala
Noi e loro (dr)

Pierre, tecnico delle ferrovie a Metz, ha cresciuto da solo i due figli dopo la morte della moglie. Louis è un ottimo studente e sogna di andare a studiare alla Sorbona. Jus vegeta a scuola e si avvicina a un gruppo di estrema destra, lontano anni luce dai valori che Pierre ha cercato di trasmettergli. Nel loro terzo film le sorelle Coulin parlano di emarginazione e della violenza come strumento illusorio per uscirne. Ma più che i meccanismi di seduzione dell’estremismo a interessargli è il racconto di una famiglia che si disgrega, con i limiti dell’amore paterno minato dall’incomprensione. Cast superbo.
Samuel Douhaire, Télérama

A real pain
Kieran Culkin
Stati Uniti 2024, 90’. In sala

Jesse Eisenberg si tuffa nel disordine ostinato della vita con un’esplorazione finemente calibrata, malinconica e a tratti divertente sul senso di perdita e di appartenenza. Nel film che ha scritto e diretto interpreta David, un ragazzo ordinario e irrequieto che è partito con il suo complicato cugino Benji (Culkin) per un cosiddetto heritage tour in Polonia, nella casa dove è cresciuta la loro nonna, sopravvissuta all’Olocausto. Il loro viaggio si dimostra emotivamente molto denso e risulta un lamento penetrante e tragicomico della diaspora ebraica.
Manohla Dargis, The New York Times

Heretic
Hugh Grant, Sophie Thatcher
Stati Uniti 2024, 110’. In sala

La protettiva sorella Barnes (Thatcher) e l’ingenua sorella Paxton (Chloe East) stanno facendo proselitismo per la chiesa mormona in una piccola città del Colorado. Quando bussano alla porta dell’isolata casa di mister Reed (Grant), mentre il cielo si oscura minacciosamente, sono fin troppo ansiose di accettare il suo gentile interesse per la religione e le rassicurazioni che in casa c’è anche la moglie, chiusa in cucina a fare una torta (altrimenti non potrebbero entrare nell’abitazione). Ma c’è davvero una torta? E una signora Reed? E come mai all’improvviso la porta d’ingresso è chiusa a chiave e la ricezione del telefono sembra morta? Mentre comincia una battaglia di ingegno, fede e sopravvivenza, Heretic astutamente introduce il dubbio su cosa bisogna effettivamente credere. In questo horror pieno di suspense e umorismo cupo, Grant può dare il meglio di sé grazie al suo fascino diabolico. Le ottime performance di Thatcher ed East contribuiscono a tenere il film con i piedi per terra.
Jen Yamato, The Washington Post

Bridget Jones. Un amore di ragazzo
Renée Zellweger, Chiwetel Ejiofor
Regno Unito / Francia / Stati Uniti 2025, 124’. In sala

L’adattamento del quarto romanzo di Helen Fielding si aggira faticosamente attraverso i grandi classici della serie (pornografia immobiliare londinese, personaggi del mondo dell’informazione ubriachi e urlanti, riferimenti neanche troppo velati all’ossessione della nostra società per la giovinezza, la bellezza e la forma fisica). Il tutto insieme a un tentativo poco convinto di spostare in avanti il quadrante emotivo per affrontare la maturità e la perdita. Forse Bridget Jones è definitivamente pronta per la pensione.
Nick Curtis, London Evening Standard

Diciannove
Manfredi Marini
Italia / Regno Unito 2024, 109’. In sala
Diciannove (dr)

A 19 anni, Leonardo, il protagonista dell’eccezionale esordio di Giovanni Tortorici, arranca nel suo primo anno di università. L’adolescenza si è disintegrata sotto i suoi piedi e l’età adulta aleggia beffarda fuori portata. Tortorici evidentemente ricorda quella sensazione disorientante di essere liberato nel mondo senza aver ancora trovato se stessi. Il film può sembrare un classico racconto di formazione. Ma quello che lo rende unico è il suo sottrarsi da quell’arco di crescita ordinatamente toccante che di solito fornisce la spina dorsale a storie di questo genere, evitando al suo protagonista classiche lezioni di vita, ma solo frammenti irregolari di conoscenza.
Guy Lodge, Variety

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1603 - 28 febbraio 2025
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